Christian Coleman: ridotta la squalifica ma salterà comunque le Olimpiadi

Il campione del mondo dei 100 metri Christian Coleman ha visto il suo divieto di due anni per aver violato le regole anti-doping sui luoghi di permanenza ridotto a 18 mesi dalla Corte di Arbitrato per lo Sport (CAS) venerdì, ma non sarà ancora idoneo per le Olimpiadi di Tokyo.

Il divieto di Coleman, che doveva durare fino al 13 maggio 2022, terminerà ora il 14 novembre, il che significa che perderà i Giochi che si svolgeranno dal 23 luglio all’8 agosto, ma potrà tornare alle competizioni in tempo per difendere il suo titolo mondiale indoor e outdoor il prossimo anno.

“L’appello di Christian Coleman è stato parzialmente accolto e dovrà scontare un periodo di ineleggibilità ridotto di 18 mesi a partire dal 14 maggio 2020”, ha detto CAS in una nota venerdì.

Tre fallimenti in un periodo di 12 mesi per essere in un luogo fornito agli ufficiali antidoping è considerato una violazione del doping.

Coleman, che ha vinto il titolo mondiale dei 100 metri ai campionati mondiali di Doha 2019 in 9,76  ed era  il favorito per l’oro olimpico a Tokyo, si è detto deluso dal fatto che avrebbe perso i Giochi estivi.

“Anche se apprezzo che i giudici abbiano giustamente scoperto che sono un atleta pulito, sono ovviamente deluso dal fatto che non parteciperò  ai Giochi Olimpici questa estate”, ha detto Coleman in un comunicato confermando  che ora si concentrerà sui campionati del mondo del prossimo anno, che andranno in scena per la prima volta negli Stati Uniti.

“Non vedo l’ora di rappresentare gli Stati Uniti in entrambi i campionati del mondo nel 2022, in particolare i primi campionati del mondo che si terranno negli Stati Uniti la prossima estate, dove ho intenzione di difendere il mio titolo mondiale contro un nuovo campione olimpico nei 100 metri”.