Filippo Randazzo realizza una storica vittoria nel lungo in Diamond League

 

Filippo Randazzo entra nella storia dell’atletica nostrana diventando il quarto italiano a vincere in Diamond League maschili dopo Fabrizio Donato nel triplo a Zurigo nel 2012, Marco Fassinotti e Gianmarco Tamberi nell’alto a Londra 2015 e Montecarlo 2016.

Il siciliano delle Fiamme Gialle va in testa al terzo turno a Gateshead (Gran Bretagna) con un 7,99 legale (1,9), poi viene superato dal campione del mondo Tajay Gayle (8,00/2,0) ma guadagna il sesto conclusivo salto riservato ai primi tre della classifica, dove l’eterno spagnolo Eusebio Caceres si supera e va in testa (8,04/1,4). L’azzurro trova una pedana perfetta e trova il  con un balzo da 8,11, e poco importa se il vento, misurato a 2,8, ne inficia la validità. Resta un successo contro atleti con personali ben distanti e l’ingresso definitivo in una dimensione internazionale di alto livello. Quarto dopo il primo salto, poi un nullo, il 7,99 del parziale comando, un altro nullo, rinuncia al quinto turno, poi la carta jolly del lungo ultimo salto. Bravo. “Sono ancora incredulo, non nascondo la mia totale felicità – le parole di  Randazzo da Gateshead raccolte dal sito della Fidal  – fino allo scorso anno era già un traguardo riuscire a partecipare a una tappa della Diamond League. Addirittura vincere è qualcosa che mi fa capire che in contesti di altissimo livello ci sto bene e riesco a metter dietro gente forte. Mi fa ben sperare per la stagione olimpica, anche perché è stata una gara non facile, visto il freddo e il forte vento. Fare 8,11 all’ultimo salto è qualcosa che mi lascia senza parole”. Il primo successo di un lunghista italiano nel circuito più importante dell’atletica dal 2007, quando a Roma si impose Andrew Howe, nella vecchia Golden League. Sempre in chiave Diamond, ma in eventi non validi per il jackpot, tre successi nel 2020 per Edoardo Scotti sui 400 metri a Roma, Fausto Desalu sui 200 a Bruxelles e Luminosa Bogliolo sui 100 ostacoli a Stoccolma.