I primati italiani MASCHILI INDOOR di maggior valore nelle classifiche Mondiali All Time – di Giuseppe Baguzzi
Vediamo adesso come si classificano i record italiani maschili indoor nelle graduatorie mondiali all-time. In vetta alla nostra classifica abbiamo un ex-aequo perchè i primati italiani meglio classificati sono due, ed entrambi addirittura al secondo posto al mondo di tutti i tempi.
Si tratta del record di Ivano Brugnetti nei 5000 di marcia e di quello della staffetta 4×200.
Brugnetti, con il tempo di 18 minuti 8 secondi e 86 centesimi stabilito ad Ancona il 17 febbraio 2007 si piazza subito alle spalle del russo Shchennikov nella graduatoria di tutti i tempi, mentre la staffetta azzurra 4×200 con il tempo di 1.22.32 ottenuto a Torino l’11 febbraio 1984 è dietro solo alla Gran Bretagna di 21 centesimi e precede gli Stati Uniti.
Ci ha incuriosito quel quartetto composto da Pavoni, Tilli, Bongiorni e Simionato che ottenne quella favolosa prestazione che ha già 37 anni di vita, e ci viene da pensare cosa potrebbero fare oggi i nostri migliori quattro duecentisti attuali (Tortu, Desalu, Infantino e Federici) se messi assieme in una rappresentativa nazionale su una pista al coperto. Chissà, magari qualche organizzatore ci proverà… Potrebbe scapparci un mondiale storico!!!
Al nono posto all-time nel salto triplo c’è il 17.73 di Fabrizio Donato stabilito agli europei di Parigi-Bercy del 6 marzo 2011 con la conquista dell’argento continentale. superato solo dal francese Tamgho approdato nell’occasione al record del mondo di allora: 17.92. Nella gara Donato aveva migliorato in ben due occasioni (anche 17.70) il precedente primato nazionale di 17.59 che aveva realizzato due anni prima con l’oro agli europei di Torino.
All’undicesimo posto della graduatoria del salto in alto si piazza il 2.38 di Gimbo Tamberi ottenuto in Repubblica Ceca a Hustopece il 13 febbraio 2016.
Ventesimo al mondo all-time nei 60 metri è il record di 6.47 siglato da Marcell Jacobs vincendo l’oro agli europei di Torun il 6 marzo di quest’anno.
Trentunesimo nel lancio del peso è il record di 21.59 stabilito da Leonardo Fabbri a Stoccolma l’11 febbraio 2020 che migliorava l’annoso primato precedente di 21.54 stabilito da Andrei a Torino ben 33 anni prima, esattamente il 28 febbraio 1987.
Al 33° posto si colloca nel salto in lungo il primato di 8.30 di Andrew Howe fatto registrare conquistando l’oro agli euroindoor di Birmingham il 4 marzo 2007 e migliorando l’8.26 di Evangelisti che risaliva a 20 anni prima, esattamente il 21 febbraio 1987 a Lievin.
Trentaseiesimo nella graduatoria degli 800 è l’1.45.44 del record di Giuseppe D’Urso ottenuto a Genova il 17 febbraio 1993 e che quindi sta per compiere 29 anni.
Quarantaduesimo il primato di 3.05.51 stabilito dalla staffetta 4×400 (composta da Vaccari, Petrella, Aimar e Nuti) che conquistò il bronzo ai mondiali di Siviglia del 19 marzo 1991.
Cinquantanovesimo posto nei 60 ostacoli il record di 7.51 realizzato da Paolo Dal Molin a Goteborg il 1°marzo 2013 a migliorare il 7.57 di Abate dell’anno precedente.
Sessantaseiesimo in graduatoria il 5.82 di Giuseppe Gibilisco nel salto con l’asta stampato a Donetsk in Ucraina il 15 febbraio 2004, quindi relativamente “giovane” con i suoi 17 anni.
Sessantottesimo il record di Yeman Crippa sui 5000, un 13.23.99 fatto segnare a Birmingham il 18 febbraio 2017.
Settantaquattresimo posto all-time per il 20.52 sui 200 metri che Stefano Tilli stabilì il 21 febbraio 1985 vincendo l’oro agli europei di Torino, un tempo che allora fu anche record mondiale indoor e che due anni dopo fu solo avvicinato da Pavoni che segnò un 20.65 sulla medesima pista. Adesso il miglior azzurro è Antonio Infantino che vanta un 20.77 nel 2018.
Per darvi un’idea della prestazione di Tilli, l’unico al mondo che finora è riuscito a scendere sotto i 20 secondi è stato il namibiano Fredericks con il 19.92 ottenuto a Lievin il 18 febbraio 1996. Ma quella di Lievin è una pista indoor molto particolare, con le curve ad inclinazione idraulica variabile che consentono all’atleta di non perdere velocità per effetto della forza centrifuga. Dato che è omologata dalla Iaaf non ci dispiacerebbe che la provassero Tortu e Desalu… per vedere dove riescono ad arrivare. Gli altri migliori al mondo alle spalle di Fredericks si attestano mediamente tra i 20.10 ed i 20.30.
Ottantottesimo dell’eptathlon è il cremonese Dario Dester con i suoi 6.076 punti ottenuti ad Ancona il 21 febbraio di quest’anno e chiaramente migliorabili a breve termine, viste le qualità del ragazzo, appena ventunenne.
Oltre la centesima posizione all-time troviamo il record sui 3000 di Gennaro Di Napoli di 7.41.05 stabilito a Parigi-Bercy il 9 marzo 1997 che è 108°, poi quello sui 1500 (3.37.5) di D’Urso che è 132° e quello di Saber sui 400 (45.99) che è 178°.
In base ai punteggi della tabella Iaaf la miglior prestazione indoor italiana è quella del record di Tamberi nel salto in alto (2.38) che vale 1251 punti, seguita da quella di Donato nel triplo (17.73) che ne vale 1243, da quella di Jacobs sui 60 (6.47) che ne vale 1227, da quella di D’Urso sugli 800 (1.45.44) che ne vale 1218, da quella di Gibilisco nell’asta (5.82) che ne vale 1217, da quella nel peso di Fabbri (21.59) che ne vale 1216, da quella di Tilli sui 200 (20.52) che ne vale 1207, dal salto in lungo di 8.30 di Howe che ne vale 1203 e dal 7.51 di Dal Molin sui 60 ostacoli che ne vale 1201.
Seguono i 3000 di Di Napoli con 1195 punti, i 1500 di D’Urso con 1192 punti, la staffetta 4×100 con 1186 punti, i 400 di Saber con 1175 punti, i 5000 di Crippa con 1173 punti, la staffetta 4×400 con 1167 punti e l’eptathlon di Dester con 1150 punti.
Quindi un totale di 14 atleti azzurri più le due staffette nella Top 100 di tutti i tempi con due (Brugnetti e 4×200) sul secondo gradino del podio ed altri tre (Donato, Tamberi e Jacobs) nella Top 20.
I primati italiani MASCHILI INDOOR di maggior valore nelle classifiche Mondiali All Time – di Giuseppe Baguzziultima modifica: 2021-10-14T13:58:38+02:00da atleticanotizie
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