Le scarpe più spesse sono sempre le più veloci?

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La recente squalifica di Derara Hurisa dalla maratona di Vienna è stata la prima squalifica di alto profilo di un atleta per una violazione delle nuove regole delle calzature emanate da World Athletics per le corse su strada.

La scarpa di Hurisa, l’Adidas Adizero Prime X, aveva tutti gli ingredienti di una super scarpa, inclusa una schiuma migliore con pezzi rigidi incorporati. Ma aveva una qualità distintiva: era più spessa di quanto consentito dalle normative vigenti.

Questo ripropone la classica domanda sulle regole: le scarpe più spesse sono più veloci?

La risposta è difficile da dare, ma si può ridurre a questo: le scarpe più veloci sono spesse, ma le scarpe più spesse non sono necessariamente più veloci.

Le scarpe di oggi che stanno aiutando gli atleti a correre più velocemente lo fanno dall’interazione tra una migliore schiuma (polimeri più leggeri, più morbidi e più resistenti) e pezzi architettonici rigidi (piastre e aste rigide curve e incorporate).

Nel 2020, World Athletics ha messo in atto regolamenti per gestire i potenziali vantaggi prestazionali limitando lo spessore delle scarpe e l’estensione di tali caratteristiche architettoniche. Per uno sguardo dettagliato alla logica della strategia di regolazione dello spessore della suola, è probabile che l’aggiunta di più schiuma sul fondo dei piedi dei corridori sia vantaggiosa per due motivi.

Innanzitutto, la sua maggiore flessibilità (ammortizzazione più morbida) e la sua maggiore resilienza (maggiore ritorno di energia) aiutano il corridore a correre in modo più efficiente sprecando meno energia passo dopo passo e riciclando più energia sotto i piedi. Se la schiuma funziona come una molla, una molla più lunga e più morbida e perfetta, può immagazzinare sempre più energia e restituirne sempre di più.

In secondo luogo, la schiuma fornisce una matrice tridimensionale all’interno della quale inserire i suddetti pezzi rigidi. I meccanismi specifici di come e fino a che punto i pezzi rigidi (ad es. piastre o aste ricurve in fibra di carbonio) siano utili sono ancora in fase di chiarimento, ma è probabile che questi, aiutino il corpo a utilizzare entrambi i benefici di quella schiuma: la schiuma da sola può essere troppo morbida o instabile, e manipolando sottilmente la meccanica del corridore per muoversi in modo più efficiente attraverso l’appoggio del piede. Questi benefici sono enormi, in teoria, in quanto ci consentirebbero di aumentare la forza delle gambe del corridore con elementi che funzionano apparentemente meglio delle strutture elastiche del corpo umano,  senza troppo affaticamento.

Le scarpe più spesse sono sempre le più veloci?ultima modifica: 2021-10-26T13:16:18+02:00da atleticanotizie
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