Jakob Ingebrigtsen positivo al Covid-19 ore dopo il suo argento nei 1.500: è il motivo della sua sconfitta?

Una delle immagini dei Mondiali di atletica leggera ‘ indoor ‘ a Belgrado è  la sconfitta di Jakob Ingebrigtsen. Il “figlio del tuono” aveva sconvolto la stagione  indoor, con un sontuoso record mondiale a Lievin come culmine. Mancava solo la medaglia. Tutto è iniziato con il piano previsto, in ‘ modalità campione ‘, ma nel tratto finale qualcosa si è rotto. L’ etiope Tefera lo ha superato . Il “ragazzo d’oro” è diventato  d’argento.

Sembrava che qualcosa durante la su corsa finale gli mancasse mentre lo  guardavamo correre sul tartan della Stark Arena. Ebbene, ore dopo l’argento potrebbe esserci una spiegazione, visto che il norvegese ha annunciato che quando è arrivato a casa è risultato positivo al coronavirus.

“Appena arrivato a casa, a Sandness, ho deciso di fare una visita medica dopo aver avuto una strana sensazione notturna. Nei test prima della gara tutto sembrava normale, con una PCR negativo e diversi test rapidi. Ma a volte non è così. Ora si sta riprendendo e si torna ad allenarsi”, ha confessato attraverso il suo Instagram.

Qualcosa che, insieme alle sue dichiarazioni post gara, può destare sospetti. “Certo che sono deluso. Sono arrivato come il migliore, ma non mi sentivo molto bene. Non mi sembrava che fosse andata così bene. Non ho idea del perché”, ha spiegato dopo la gara. Strane sensazioni in gara e  di notte… E poi la  positività al Covid-19 quando atterra al suo ‘campo base’.

Ingebrigtsen è stato il grande fuoriclasse sconfitto ai Mondiali di Belgrado , oltre ad Aregawi -visto il tempo che aveva segnato prima del Campionato- nei 3.000 metri maschili. Anche così, aggiunge otto metalli nei principali campionati: oro olimpico, argento mondiale “indoor”, due ori europei “outdoor” e quattro medaglie (tre ori e un argento) nel campionato continentale indoor . È un atleta dell’anno 2000!