Risultati mezza maratona di Praga: i keniani Renju e Jepleting sono i vincitori, 7^ l’azzurra Sofiia Yaremchuk col PB

 

(02-apr) — Dopo quasi tre anni di attesa a causa della pandemia, i corridori sono scesi ancora una volta nelle strade della capitale ceca per la Sportisimo Prague Half-Marathon questa mattina, il primo evento della SuperHalfs Series 2022. Nonostante il freddo e vento, i kenioti Keneth Kiprop Renju e Nesphine Jepleting sono stati i vincitori raccogliendo 5000 USD ciascuno in premi in denaro.

“Mi è piaciuta molto la gara”, ha detto Renju agli organizzatori dopo aver corso con una maglia a maniche lunghe sotto la canotta Nike per tenersi al caldo. Ha continuato: “Il tempo mi ha colto di sorpresa, non mi aspettavo che facesse così freddo. Il peggio è stato il vento contrario, che in alcuni momenti ha reso davvero difficile la corsa”.

Renju ha dovuto scrollarsi di dosso la forte concorrenza di tre connazionali kenioti -Philemon Kiplimo Kimaiyo, Bernard Kimeli e Mathew Kipkorir Kimeli– che erano tutti con lui nel passaggio  ai 10 km (27:52). Gli stessi quattro hanno attraversato  insieme i 15-K. Renju è riuscito a staccarsi solo dopo aver attraversato il ponte Manes sul fiume Moldava che porta i corridori al traguardo nella Città Vecchia vincendo con il crono di 59:27. Kimaiyo è arrivato secondo in 59:33, Mathew Kipkorir Kimeli terzo in 59:46 e Bernard Kimeli quarto in 59:59.

Nella gara femminile, Jepleting e la connazionale Irine Cheptai, seconda alla United Airlines NYC Half solo 13 giorni fa, si sono staccate presto dal campo e hanno corso insieme la maggior parte della gara. La coppia ha passato i 10-K  con un veloce  30:50 e sono rimaste  ancora insieme a 15-K  (46:59). Ma ai 20-K Jepleting aveva un vantaggio di 11 secondi e ha vinto in 1:06:57 contro 1:07:16 di Cheptai.

“Potevo correre più veloce, ma era troppo freddo e ventoso”, ha detto Jepleting agli organizzatori della gara al traguardo. “Durante la gara dubitavo di poter vincere. Ma la forza mentale, la testa mi hanno aiutato. Nel gruppo abbiamo corso fino al dodicesimo chilometro, poi abbiamo accelerato come volevamo”.

I record della corsa di 58:47 di Atsedu Tsegay dell’Etiopia (2012) e 1:04:52 di Joyciline Jepkosgei del Kenya (2017) non sono mai stati minacciati.

Al settimo posto l’ex atleta ucraina Sofiia Yaremchuk, che ora rappresenta l’Italia, ha ottenuto un record personale di 1:09:09 e ha detto di portare l’Ucraina nel cuore mentre correva oggi.

“Ho corso per l’Ucraina e per tutte le persone e gli uomini che stanno combattendo in quel paese”, ha detto. “Voglio dire a tutti che l’Ucraina non vuole la guerra, il mondo intero non vuole la guerra, tutti noi vogliamo la pace. Sono felice perché ho il mio nuovo record e ho finito con la bandiera ucraina”.