Mondiali Eugene: Caster Semenya fuori dalla finale dei 5000 metri: “Riuscire a finire la gara è stata una benedizione”

 

La prima apparizione di Caster Semenya ai campionati del mondo dal 2017 l’ha vista eliminata senza clamore  dopo aver terminato a 45 secondi dalla qualificazione per la finale dei 5.000 metri prevista per sabato.

Con temperature che hanno raggiunto i 32°C, la sudafricana è arrivata 13a su 16 atlete nella sua batteria in un tempo di 15 minuti e 46, a quasi un minuto dalla vincitrice, Gudaf Tsegay dell’Etiopia.

Ma in seguito ha colpito una nota ottimista. “Sto andando avanti”, ha detto ai giornalisti. “Faceva caldo e non riuscivo a tenere il passo.

“Penso che sia fantastico poter correre qui. Il solo fatto di riuscire a finire i 5 km, per me è una benedizione. Sto imparando e sono disposta a imparare ancora di più”.

Semenya aveva già vinto tre volte il titolo mondiale degli 800 metri, inclusa la sua ultima apparizione a Londra 2017, ma ora le è vietato correre  dai 400 metri al miglio a meno che non assuma farmaci per ridurre i suoi livelli di testosterone.

Questo perché nel 2019 la corte arbitrale per lo sport ha stabilito che 46 individui XY 5-ARD con una differenza di sviluppo sessuale, come Semenya, “godono di un vantaggio sportivo significativo … rispetto a 46 XX concorrenti senza tale DSD” a causa della biologia.

C’è stata naturalmente una notevole solidarietà per la sudafricana, poiché è stata assegnata come femmina alla nascita e ha affrontato enormi sfide nella sua carriera.

Ma Cas ha osservato che i vantaggi di Semenya derivano dal fatto che gli individui con 5-ARD “hanno  livelli di testosterone circolante nell’intervallo maschile (7,7- 29,4 nmol/L), che sono significativamente superiori al range femminile (0,06-1,68 nmol/L)”.

Gli esperti di entrambe le parti hanno anche concordato che gli altri vantaggi includevano “maggiore massa corporea magra, cuori più grandi, maggiore gittata cardiaca … e V02 max più grande di 46 individui XX”.

L’apparizione di Semenya a questi campionati del mondo è arrivata quando il presidente dell’atletica mondiale, Sebastian Coe, ha dato la sua indicazione più chiara che l’organo di governo avrebbe fatto di più per proteggere lo sport femminile.

“Siamo sempre stati guidati dalla scienza e la scienza è abbastanza chiara: sappiamo che il testosterone è il determinante chiave delle prestazioni”, ha detto.

Coe ha insistito sul fatto che è sua responsabilità “proteggere l’integrità dello sport femminile”.

“Abbiamo due categorie nel nostro sport: una è l’età e l’altra è il sesso”, ha aggiunto. “Età perché pensiamo sia meglio che i campioni olimpici non corrano contro i quattordicenni negli sport di comunità. E il genere perché se non hai una separazione di genere, nessuna donna vincerebbe mai un  evento sportivo”.