Allarme per Jakob Ingebrigtsen, in dubbio la stagione indoor?

 

Jakob Ingebrigtsen ha riconfermato, l’11 dicembre a Torino, il suo titolo continentale di cross. Il 22enne vichingo è arrivato al top della forma dopo un mese specifico di preparazione in quota a Flagstaff (Arizona, USA) e non ha dato scampo ai suoi rivali per aggiungere il suo nono titolo di Campione Europeo (sette in pista e il citato nella cross). Il suo prossimo appuntamento era la 5K della Cursa dels Nassos il 31 dicembre… ma un’infezione alla gola gli ha impedito di partecipare. Una malattia che non è iniziata a Barcellona ma che si trascinava da qualche giorno dopo il rientro dall’Italia.

Il norvegese è stato curato con antibiotici e nonostante soffrisse ancora di malessere, nei primi giorni del 2023 si è recato alla Sierra Nevada CAR per svolgere un ritiro in quota con l’idea di prepararsi alla stagione su pista indoor . Lì ha ricevuto, via online, il 7 gennaio il premio come atleta maschio del suo paese. Ingebrigtsen ha cercato di portare a termine il suo piano di lavoro… ma non ci è riuscita a causa di problemi di salute con continue ricadute. E ha deciso di tornare a casa, a Sandnes, come ha rivelato lui stesso all’outlet svedese ‘NRK’: “Ho deciso di tornare a casa dopo due settimane in Sierra Nevada a causa dei continui raffreddori”.

Tre le date all’orizzonte: il 15 febbraio nei 1.500 a Lievin (Francia), il 22 nei 3.000 a Madrid e dal 2 al 5 marzo gli Europei Indoor di Istanbul. Sono tutti in dubbio. “Devo prendere una decisione se correre o meno le gare indoor”, riconosce il gioiello dell’atletica scandinava che in Turchia non aveva ancora rivelato se avrebbe fatto 1.500, 3.000 o il doppio… come già fatto a Torun 2021 con due ori separati. Ingebrigtsen deve decidere, ma anticipa già di aver fatto jogging per “un mese. È facile dire quanto allenamento ho perso, ma impossibile dire qualcosa sulla forma persa.

Rinunciare all’indoor sarebbe una perdita tremenda per i due suddetti incontri del World Indoor Tour Gold… e aprirebbe le opzioni per le medaglie nell’evento continentale di Istanbul dove Jakob ne aveva quasi una in ogni prova con il suo nome già inciso .