Alessio Tomassini: Obiettivi pochi ma molto molto importanti, ASA 492km Penso solo all’impegno di fine 23 e ci provo con tutto me stesso fino alla fine- di Matteo Simone

Alessio (1)

 

Gli ultrarunner sono sempre alla ricerca di progetti e sfide per cercare di provare ad alzare gradualmente l’asticella delle difficoltà e dei chilometri da percorrere, per provare, per testarsi, per mettersi in gioco, per conoscersi, per conoscere altri mondi e persone.

Di seguito, approfondiamo la conoscenza di Alessio (LBM Sport) attraverso risposte ad alcune mie domande di un po’ di tempo fa.

Qual è il tuo progetto nello sport? Da qualche anno lo sport ha letteralmente cambiato il mio stile di vita in meglio. Ora fondamentalmente è parte integrante della mia giornata, dall’alimentazione al movimento che sia corsa, camminata o bicicletta. 

 

Si cambia grazie allo sport, attraverso lo sport, seguendo stili di vita salutari e cercando modalità per allenarsi per poter partecipare serenamente a gare da portare a termine.

Cosa e/o chi contribuisce alla tua riuscita? Tutte le persone che conosco sono parte integrante della riuscita perché riesco a trovare sempre del positivo in tutti, cerco sempre o quasi di circondarmi di persone positive.

Cosa pensano familiari e amici delle tue sfide? Le persone a me vicine sono contente che io stia bene e questo è fondamentale per la mia testa e sono consapevoli che l’asticella sale sempre un pochino di più, al lavoro oramai non mi chiedono più quanti km ho fatto oggi, mi dicono solo: ‘ma come ti va’… non capiscono.

Che significato ha per te un successo e/o sconfitta? È importante è fondamentale dare un significato a un successo o sconfitta. Per me il 2022 è stato fantastico e oltre non potevo avere, ho conosciuto tante bellissime persone con le quali ho condiviso un anno atletico, ho viaggiato per il nostro bellissimo paese in posti che non avevo mai visto, sarà difficile fare di meglio in tutto. Ho imparato che anche un successo va sempre analizzato bene e cercare di migliorare è fondamentale, mai accontentarsi.

 

La pratica di uno sport contempla vittorie, successi ma anche sconfitte e infortuni. Bisogna saper stare con tutto, con il successo senza esaltarsi troppo ma apprezzando e godendo di quello che si è riusciti a fare grazie a un allenamento mirato; e dagli insuccessi, sconfitte, infortuni bisogna accogliere tutto, studiare, farsi aiutare e ripartire con nuovi propositi, modalità, strategie utili per far bene, migliorarsi, star meglio, sperimentare benessere.

Quali sensazioni ed emozioni sperimenti pensando alle tue sfide? Emozioni e belle sensazioni sono alla base del sano sport, cerco sempre di avere la gioia dentro nel fare quello che faccio.

 

Alessio ha sempre un elenco di gare a cui partecipare, gare per fare risultato, per arrivare a conclusione, per incontrare amici, per conoscere luoghi, per portare a casa una medaglia o pacco gara, per far meglio della volta precedente. Per raccontare agli amici e parenti.

Quali sono le difficoltà e i rischi? Difficoltà e rischi a bizzeffe niente è facile e nulla è dato per scontato, giornata sempre più impegnativa ma quello che ci regala lo sport è immenso.

 

Sembra che per Alessio le difficoltà siano stimolanti, si allena nelle ore più impensabili per abituare corpo e mente alle gare che prevedono periodi notturni di corsa.

Quali abilità fisiche e/o mentali bisogna allenare? Come direbbe qualcuno, bisogna essere sempre sul pezzo. Il fisico bisogna allenarlo, la testa uguale e non possiamo permetterci capricci del tipo ho sonno, sono stanco. Si esce da ogni tipo di zona comfort perché gli obiettivi ci aspettano che sia una 10km o una 100km e oltre, bisogna che la mente capisca che siamo noi a comandare e ugualmente il corpo che ci deve aiutare.

 

In effetti in gare di ultramaratone, corpo e mente vanno allenate e vanno utilizzate entrambe in gara, a volte il fisico ne risente della stanchezza, si rifiuta di continua a macinare chilometri tantissimi che mancano fino ad arrivare al traguardo e la mente ha il compito di addolcire lo sforzo, la fatica, la salita spostando l’attenzione sulle motivazioni, sulle volte precedenti che si è riusciti, sulle ricompense che si avranno quando sarà tutto finito.

Una parola e/o frase che ti aiuta a crederci e impegnarti? Non ho mai pensato a una parola o una frase che mi aiuti ho sempre ben chiaro l’arrivo e vedo di arrivarci al meglio di quello che posso fare.

 

Una volta iscritti a una gara, bisogna allenarsi, una volta indossato il pettorale bisogna arrivare fino alla fine, questo sembra essere l’approccio di Alessio.

Cosa c’è dietro un successo? Pensare a cosa ci sia dietro un mio successo sicuramente tanta pianificazione in tutto, sono maniaco della precisione, penso e ripenso a tutto e spesso mi capita di affidarmi alle belle sensazioni che mi trasmettono le persone vicine come ho fatto alla UMS mi sono fidato e affidato ed è stato fondamentale a persone con le quali non ho mai corso, ultramaratoneti abituati a vedere e capire oltre quel confine di zona comfort ed è stata una squadra perfetta, rivivo spesso quelle 51 ore e 30 minuti con forti emozioni interiori e sicuramente ne è nata una bella amicizia che difficilmente svanirà.

 

In effetti quando si sperimenta un successo, significa che tutto è andato secondo i piani ben previsti, programmati, organizzati a dovere da soli o con l’aiuto di persone che supportavano in qualche modo, con una parola, una presenza, un gesto, un sorriso, uno sguardo o altre competenze o modalità di esserci per l’altro che ha in mente un sogno.

Il 22 aprile alle ore 10.00, dalle acque dei Navigli di Milano, Alessio è partito per l’8^ edizione dell’UMS22 (Ultramaratona Milano Sanremo 281 km) organizzata dall’ASD Impossible Target (Race Director Simone Leo) e ringrazio ancora una volta Alessio per avermi coinvolto in questa sua avventura estrema a cui ho aderito come parte di una crew insieme a Fabrizio Severini, Luigi Brugnoli e il giovanissimo e validissimo Alberto Zuccarelli.

Cosa toglie e cosa dà lo sport? Cosa toglie lo sport una volta avrei risposto il tempo, ora sicuramente direi regala vita a chi lo fa.

Quali sono i tuoi allenamenti più importanti e decisivi? I miei allenamenti importanti sono tutti, nessuno escluso, oramai per mia facilità di percorso ne eseguo tre fondamentali uno di 10km, uno di 16km e uno a tempo e km liberi, li distribuisco nel mezzo della settimana a seconda di quello che devo fare e via. Per il 2023, sempre con Simone Leo, Francesco Fagnani e Fisioequipe (vedremo come), obiettivi pochi ma molto molto importanti, Cinisello Balsamo 24h e ASA 492km se sarò pronto a fare questo passo. Penso solo all’impegno di fine 23 e ci provo con tutto me stesso fino alla fine.

 

In effetti, è sempre una corsa contro il tempo, che non si ha, per potersi allenare a sufficienza, ma il tempo viene fuori nelle ore della giornata più impensabili, dalla mattina alle 6,00 alla sera/notte.

 

Matteo SIMONE

Psicologo, Psicoterapeuta Gestalt ed EMDR

http://www.unilibro.it/libri/f/autore/simone_matteo

 

Alessio Tomassini: Obiettivi pochi ma molto molto importanti, ASA 492km Penso solo all’impegno di fine 23 e ci provo con tutto me stesso fino alla fine- di Matteo Simoneultima modifica: 2023-04-15T15:30:43+02:00da atleticanotizie
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