È morto il corridore spinto dal padre in più di 1.000 corse, era affetto da paralisi cerebrale e tetraplegia

 

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L’ atleta quadriplegico affetto da paralisi cerebrale Rick Hoyt è deceduto questo lunedì all’età di 61 anni. E’ accaduto due anni dopo la morte di suo padre, Dick, che lo aveva spinto  in più di 1.000 gare.

Insieme hanno formato una delle coppie più iconiche negli Stati Uniti. Hanno corso in diversi Ironman e in una trentina di edizioni della Boston Marathon, prove nelle quali si sono guadagnati il rispetto e l’ammirazione di atleti e spettatori.

Dalla Hoyt Foundation hanno diffuso la notizia attraverso un comunicato in cui è stato riconosciuto il loro lavoro: “Come molti sanno, Rick e suo padre, Dick, sono stati icone delle corse su strada e del triathlon per quarant’anni, e hanno ispirato molti milioni di persone con disabilità a credere in se stessi”.

Rick è nato nel 1962 con tetraplegia e paralisi cerebrale quando il suo cordone ombelicale si è incastrato nel collo, interrompendo il flusso di ossigeno al cervello. È stato ammesso alla scuola pubblica all’età di 13 anni e alla fine si è laureato alla Boston University con una laurea in educazione speciale.

Da adolescente chiese a suo padre, attraverso il computer interattivo con cui comunicava, di partecipare a una corsa di beneficenza di 5 miglia. Dick ha rispettato i suoi desideri spingendo la sedia di suo figlio. “Papà, quando corro, mi sento come se non fossi disabile “, ha dichiarato al termine della gara

Quello fu il loro inizio nell’atletica leggera, e da lì parteciparono a tutte le competizioni atletiche , sia duathlon che triathlon. Nel 2009, con la maratona di Boston, hanno corso la loro millesima gara congiunta.

Sono anche diventati la prima coppia a finire un Ironman . E nella prova in acqua, Dick trascinava una piccola barca con Rick su una fune.

La sua morte è avvenuta pochi giorni prima del Yes You Can Run , organizzato dalla Hoyt Foundation a Hopkinton, nel Massachusetts. Dopo questa triste notizia, la famiglia potrebbe annullarne la realizzazione o mantenerla in onore dei due corridori.

 

È morto il corridore spinto dal padre in più di 1.000 corse, era affetto da paralisi cerebrale e tetraplegiaultima modifica: 2023-05-25T10:44:42+02:00da atleticanotizie
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