Conclusa la grande stagione dell’atletica 2023 su pista, con l’atto finale della Diamond League di Eugene del 15-16 settembre, è giunto il momento di fare i primi bilanci che per l’Italia appaiono piuttosto lusinghieri. Citeremo solo alcuni risultati, indicativi della forza del movimento azzurro: l’oro mondiale di Gimbo Tamberi nel salto in alto, l’argento mondiale di Leo Fabbri nel peso, alle spalle del fenomenale Crouser, l’altro argento della staffetta 4×100 maschile che si è inserita tra le due superpotenze dello sprint Usa e Giamaica, ed il bronzo di Antonella Palmisano nella 20 km di marcia. Senza dimenticare il quarto posto della staffetta 4×100 femminile, il quinto di Larissa Iapichino nel salto in lungo, il sesto posto di Ayomide Folorunso nel 400 ostacoli e di Sara Fantini nel lancio del martello, il settimo posto di Stano nella 35 km di marcia e quello delle due staffette 4×400 maschile e femminile, per finire con l’ottavo posto di Ijhemeje e di Dariya Derkach nel salto triplo. Sempre nei mondiali di Budapest. Oltre ad una serie di prestazioni di altissimo livello nel corso della stagione, come il 22.44 di Weir nel peso, che lo pone al quarto posto delle graduatorie mondiali stagionali, ed il 22.34 di Fabbri, sesto nella classifica della stessa specialità. Oppure il 6.95 di Larissa Iapichino, ottava come misura ma terza al mondo nel ranking stagionale del salto in lungo.
Oggi prendiamo in esame le graduatorie MASCHILI assolute di tutti i tempi, da quando l’atletica viene codificata, e vediamo in quale posizione si inseriscono i primatisti italiani, con i relativi punteggi derivanti dalle rispettive tabelle-IAAF e il piazzamento nella classifica all-time. Domani prenderemo in esame le DONNE usando lo stesso procedimento.
Graduatorie maschili outdoor ALL TIME
Gara PRIMATO MONDIALE Punti PRIMATO ITALIANO Punti
100m 9”58 Bolt 1356 9”80 Jacobs (12°al mondo) 1276
200m 19”19 Bolt 1352 19”72 Mennea (18°) 1264
400m 43”03 Van Niekerk 1321 44”77 Re (212°) 1196
800m 1’40”91 Rudisha 1301 1’43”74 Longo (108°) 1212
1500m 3’26”00 El Guerrouj 1302 3’32”78 Di Napoli (176°) 1205
5000m 12’35”36 Cheptegei 1302 13’02”26 Crippa (155°) 1201
10000m 26’11”00 Cheptegei 1306 27’10”76 Crippa (121°) 1209
3000s 7’52”11 Girma 1295 8’08”57 Panetta (65°) 1218
maratona 2h 01’9” Kipchoge 1312 2h 07’16” Aouani (409°) 1206
marcia 20km 1h14’36” Suzuki 1266 1h 17’45” Stano (23°) 1240
marcia 35km 2h 21’31” Kanaykin 1257 2h 23’14” Stano (4°) 1239
110H 12”80 Merritt 1294 13”27 Dal Molin (141°) 1202
400H 45”94 Warholm 1341 47”54 Mori (24°) 1255
Alto 2.45 Sotomayor 1314 2.39 Tamberi (12°) 1260
Asta 6.23 Duplantis 1330 5.90 Gibilisco (45°) 1239
Lungo 8.95 Powell 1346 8.47 Howe (37°) 1241
Triplo 18.29 Edwards 1303 17.75 Diaz (25°) 1245
Peso 23.56 Crouser 1334 22.91 Andrei (5°) 1295
Disco 74.08 Schult 1320 67.62 Martino (96°) 1201
Martello 86.74 Sedikh 1307 81.64 Sgrulletti (45°) 1228
Giav. 98.48 Zelezny 1365 84.60 Sonego (135°) 1167
Decathlon 9.126p Mayer 1302 8.218p Dester (162°) 1160
4×100 36”84 Jamaica 1318 37”50 Italia (6°) 1265
4×400 2’54”29 USA 1288 2’58”81 Italia (18°) 1216
Alcune considerazioni. Il record più “premiato” in termini di punti-IAAF è quello di Zelezny nel giavellotto, stabilito a Jena in Germania il 25 maggio 1996, che ha creato non pochi problemi relativamente alla misura, vicina ai 100 metri, considerata troppo “pericolosa” perché l’attrezzo era arrivato a poca distanza dalla curva opposta, tanto da riconsiderare (dopo gli interventi ‘reprimenti’ del 1984 e poi del 1991) un altro spostamento di 4 cm in avanti del baricentro del giavellotto per ‘costringerlo’ a diminuire la traiettoria. Troppo distanti dalla realtà attuale (e quindi sopravvalutati) i record del disco (74.08) e del martello (86.74), ottenuti da atleti della DDR e dell’URSS, entrambi datati in tempi ‘sospetti’ (anno 1986…) relativamente all’accuratezza dei controlli antidoping.
La classifica dei primati mondiali in base ai punti-IAAF vede alle spalle di Zelezny, nell’ordine, Bolt, Powell, Warholm, Crouser, Duplantis, Van Niekerk, la staffetta veloce giamaicana e Sotomayor.
La classifica analoga dei punteggi, ma dei primati italiani, vede al comando Andrei, seguito da Jacobs, dalla staffetta veloce azzurra, da Mennea, Tamberi, Mori, Diaz, Howe, Stano e Gibilisco. In base ai piazzamenti il migliore è Stano quarto, seguito da Andrei quinto, la staffetta veloce sesta, Tamberi e Jacobs 12esimi, Mennea e la staffetta del miglio 18esimi, Mori 24° e Diaz 25°.
Graduatorie maschili indoor ALL TIME
Gara Primato mondiale Punti PRIMATO ITALIANO Punti
60m 6”34 Coleman 1304 6”41 Jacobs (4° al mondo) 1262
200m 19”92 Frederiks 1303 20”52 Tilli (85°) 1207
400m 44”52 Norman 1277 45”99 Saber (208°) 1175
800m 1’42”67 Kipketer 1305 1’45”44 D’Urso (41°) 1218
1500m 3’30”60 Ingebrigtsen 1292 3’37”29 Meslek (147°) 1195
3000m 7’23”81 Girma 1306 7’41”05 Di Napoli (140°) 1195
60H 7”29 Holloway 1277 7”51 Dal Molin (66°) 1201
Alto 2.43 Sotomayor 1296 2.38 Tamberi (11°) 1251
Asta 6.22 Duplantis 1328 5.82 Gibilisco (73°) 1217
Lungo 8.79 Lewis 1311 8.30 Howe (37°) 1203
Triplo 18.07 Zango 1279 17.73 Donato (9°) 1243
Peso 22.82 Crouser 1290 22.06 Weir (13°) 1244
Eptathlon 6.645p Eaton 1269 6.076p Dester (97°) 1150
4×200 1’22”11 GBR 1195 1’22”32 ITA (2°) 1186
4×400 3’00”77 USC Los Angeles 1239 3’05”51 ITA (47°) 1167
marcia 5km 18’03”83 Shirobokov 1224 18’08”86 Brugnetti (4°) 1217
Anche qui la classifica in base ai punteggi-IAAF vede al comando Duplantis seguito da Lewis, Girma, Kipketer, Coleman, Frederiks, Sotomayor, Ingebritsen, Crouser e Zango.
Per quanto riguarda i primati italiani quello con il maggior valore è il 60 di Jacobs, seguito da Tamberi, Weir, Donato, D’Urso, Gibilisco e Brugnetti, Tilli, Howe e Dal Molin. In base ai piazzamenti il miglior risultato è della staffetta 4×200, seconda, seguita da Jacobs e Brugnetti al quarto posto, Donato al nono, Tamberi all’undicesimo e Weir al tredicesimo.