A CONFRONTO L’ ACCOPPIATA SALTO IN ALTO-SALTO IN LUNGO di Giuseppe Baguzzi
|
La tecnica di salto in alto con lo stile dorsale, ormai unanimemente accettata e seguita da tutti i saltatori e le saltatrici a livello mondiale, si sta affinando ulteriormente ed attribuisce una sempre maggior importanza alle prime due fasi del salto e cioè la Rincorsa e lo Stacco. Le fasi successive, quelle di Valicamento dell’asticella e di Richiamo degli arti inferiori, purché ben eseguite tecnicamente, sono la logica conseguenza delle prime due.
Certamente la Velocità della Rincorsa e quella di Entrata allo Stacco costituiscono le “componenti” essenziali perché la “risultante” cioè il Salto sia eseguito al meglio.
A maggior Velocità corrisponde anche una maggior Distanza che l’atleta percorre in aria, durante la fase di Volo. La Distanza è lo spazio che intercorre tra il punto di Stacco (volgarmente la Battuta) e quello di Arrivo sui sacconi a conclusione della Parabola aerea.
Non è casuale, dunque, che un buon high-jumper moderno sia o comunque debba essere anche un buon long-jumper. Alle doti di Elevazione deve accomunare anche quelle di Velocità di entrata allo Stacco, quella che in gergo si chiama Esplosività e che è essenziale e indispensabile se si vogliono ottenere misure di interesse internazionale e soprattutto se si vogliono migliorare ulteriormente le proprie prestazioni.
Non è neppure casuale che i giovani saltatori “emergenti” abbiano tutti, a differenza del passato, piedi “buoni” e soprattutto caviglie “esplosive”. E lo dimostrano sia nei salti in altezza che in quelli in lunghezza. In particolare i giovani virgulti statunitensi che saltano in alto 7 piedi (2.13) o giù di lì, si attestano tutti mediamente oltre i 7.50-7.70 nel lungo con punte vicine agli 8 metri.
Questo significa che esiste una correlazione abbastanza stretta tra…la lunghezza del salto in alto e… l’altezza del salto in lungo.
Tanto per avere un’idea di quanto stiamo affermando, ricordiamo che uno studio accurato dell’allora (ma ancora adesso ….) fenomenale salto mondiale di 8.90 in lungo di Bob Beamon, stabilito alle olimpiadi di Mexico City 68 (sia pure a 2248 metri di altitudine sul livello del mare…) stabilì che al culmine della parabola di salto il corpo dell’atleta era tutto oltre 1.70 da terra. Quindi, sia pure con torace e arti inferiori in posizione “raccolta”, il baricentro di Beamon, cioè la zona del bacino, era assai vicino ai 2 metri e la testa di Beamon era ben oltre, vicina ai 2.50 da terra….
Ma vediamo intanto come si sono comportati nell’accoppiata alto-lungo alcuni grandi saltatori del passato, per valutare le cui prestazioni abbiamo adottato la tabella dei punteggi del decathlon.
La graduatoria assoluta è capeggiata dal tedesco-est Henry Lauterbach che nel 1978 saltò 2.30 in alto e che il 2-8-81 venne accreditato di un favoloso 8.35 in lungo….quasi ventoso, al limite dei 2 m/s. Si confermò eccellente saltatore ai giochi di Mosca 80 piazzandosi quarto nel salto in alto con 2.29.
Ma pare sia credibile, perchè confermata da fonti ufficiali, la notizia di un 7.76 in lungo attribuito al tedesco Mogenburg, capace anche di un favoloso 2.39 in sala ottenuto il 24-2-85 a Colonia, allora WR indoor. Nel qual caso Mogenburg vanta un punteggio di 2.282 (1182+998) che lo installa saldamente al comando, con 40 punti di vantaggio su Lauterbach.
Alle spalle dei primi due lo statunitense Tom Smith che nel 1988 saltò 2.33 in alto e concluse la carriera da…lunghista ottenendo un bellissimo 8.01 nel 1992 per u totale di 2.184 punti (1121+1063). Subito dietro l’altro statunitense Conway capace di 2.40 in alto e di 7.64 nel lungo. Bene anche l’australiano Jagan Hames che saltò 2.30 in alto nel 1994 e 7.83 in lungo nel ’97 dopo essersi dedicato al decathlon. Lo svedese Sjoberg, primatista europeo dell’alto con 2.42 (per 1213 punti) vanta anche un 7.21 in lungo da 864 punti: la somma di 2077 lo installa in sesta posizione. Poi i tedeschi Buss con un pb di 2.36 in alto e un valido 7.37 in lungo e Wessig con 2.36 e 7.24. Tutti fosburisti, dunque.
Non volle esimersi dal dimostrare il suo talento neppure il mitico Valeri Brumel che, oltre al mondiale di 2.28 nell’alto con lo stile a scavalcamento ventrale, si esibì con un improvvisato 7.65 nel lungo ottenuto grazie alla sua eccezionale elevazione e a discrete qualità velocistiche (10”7 manuale sui 100).
Atleta salto in alto punti salto in lungo punti totale punti
Mogenburg 2.39i 1182 7.76 1000 2282
Lauterbach 2.30 1091 8.35 1151 2242
Smith 2.33 1121 8.01 1063 2184
Conway 2.40 1192 7.64 970 2162
Hames 2.30 1091 7.83 1017 2108
Sjoberg 2.42 1213 7.21 864 2077
Buss 2.36 1151 7.37 916 2067
Brumel 2.28 1071 7.65 972 2043
Wessig 2.36 1151 7.24 871 2022
Quanto pochi erano gli “altisti” del passato che ottennero buone prestazioni anche nel salto in lungo, pur non dedicandosene se non nei ritagli di tempo, quindi senza continuità, altrettanto pochi sono stati i “lunghisti” del passato, o quantomeno non più in attività, che ottennero risultati validi anche nel salto in alto.
Il primatista mondiale del salto in lungo con 8.95, Mike Powell, accreditato anche di 7 piedi (2.13) in California nell’81, domina la lista assoluta con un vantaggio incolmabile sugli immediati inseguitori.
Non avendo dati certi sulle misure ottenute nel salto in alto da parte dei grandi campioni del salto in lungo del passato (i vari Owens, Davies, per arrivare a Beamon, Emmyan, Lewis, Myricks, Walder ecc.), gli unici di un certo livello sono Ralph Boston (8.35 in lungo e 2.04 in alto) e il russo Ter Ovanesjan, lunghista da 8.35 nel 1967, di cui si conosce un 2 metri di salto in alto con lo stile ventrale.
Poi bisogna arrivare fino allo statunitense Stringfellow che nei primi anni 2000 realizzò 8.52 in lungo e 2.14 in alto.
A giorni più recenti due talenti accreditano la nostra teoria.
Si tratta dei due amiconi-rivali Mokoena e Howe.
Il sudafricano vanta 8.50 in lungo e 2.10 in alto. L’azzurro vanta 8.47 e 2.06.
Atleta salto in lungo punti salto in alto punti totale punti
Powell 8.95 1305 2.13 924 2229
Stringfellow 8.52 1196 2.14 934 2130
Mokoena 8.50 1191 2.10 896 2087
Howe 8.47 1183 2.06 859 2042
Boston 8.35 1151 2.04 840 1991
Ter-Ovanesjan 8.35 1151 2.00 803 1954
Per avere riferimenti più concreti dobbiamo pescare quindi nell’ambito dei decathleti, privilegiando ovviamente quelli che hanno nei salti le loro prestazioni migliori.
E qui non abbiamo che da sbizzarrirci in una graduatoria che vede sul podio due statunitensi (O’Brien e Pappas) e il bielorusso Krauchanka davanti a Huffins e al recordman mondiale Sebrle, subito seguiti da Eaton. Tutti oltre i 2000 punti nelle due gare…
Atleta salto in alto punti salto in lungo punti totale punti
O’Brien 2.20 992 8.08 1081 2073
Pappas 2.21 1002 7.96 1050 2052
Krauchanka 2.22 1012 7.90 1035 2047
Huffins 2.18 973 8.01 1063 2036
Sebrle 2.15 944 8.11 1089 2033
Eaton 2.11 906 8.23 1120 2026
Taiwo 2.25i 1041 7.57 952 1993
Karpov 2.12 915 8.05 1073 1988
Uibo 2.18 973 7.82 1015 1988
Hingsen 2.15 944 7.92 1040 1984
Thompson 2.11 906 8.01 1063 1969
Dvorak 2.09 887 8.07 1079 1966
Clay 2.09 887 8.05 1073 1960
Warner 2.09 887 8.04 1071 1958
Macey 2.15 944 7.77 1002 1946
Schenk 2.18 973 7.63 967 1940
Pogorelyov 2.15 944 7.74 995 1939
Dubler 2.15 944 7.74 995 1939
Busemann 2.09 887 7.96 1050 1937
FRULLANI 2.15 944 7.72 990 1934
Voss 2.10 896 7.88 1030 1926
Nool 2.03 831 8.10 1086 1917
Suarez 2.17 963 7.52 940 1903
Zsivoczcky 2.22 1012 7.31 888 1900
Da notare come, subito a ridosso dei “superman”, ci sia anche l’azzurro Frullani, fortissimo nelle prove di salto (tranne l’asta…) e di corsa, ma… non eccelso in quelle di lancio, anche se in esse ha registrato notevolissimi miglioramenti prima di concludere la carriera con la delusione di non essere mai riuscito a raggiungere il tetto degli Ottomila punti.
Per venire ai giovani virgulti americani da almeno 7 piedi nell’alto (2,134) o da +25 piedi nel lungo (7.60) questa la recente graduatoria:
Higgs 2.21 1002 8.36 1154 2156
Morrison 2.27 1061 7.98 1056 2117
Bailey 2.17 963 8.35 1151 2114
Turner 2.21 1002 8.16 1102 2104
Frederick 2.22 1012 8.12 1091 2103
McBride 2.30 1091 7.80 1010 2101
Belt 2.23 1021 7.95 1048 2069
Hunter 2.21 1002 7.89 1033 2035
Woods 2.20i 992 7.89 1033 2025
Grinnell 2.20 992 7.85 1022 2014
Herron 2.24 1031 7.54 945 1976
Nixon 2.17 963 7.80 1008 1971
Vlastuin 2.16i 953 7.72 990 1943
Hobson 2.16 953 7.68 980 1933
Roddick 2.15 944 7.71 987 1931
Hernandez 2.21 1002 7.45 922 1924
Lane 2.11 906 7.77 1008 1914
Dubler 2.12 915 7.74 995 1910
Suarez 2.17 963 7.52 940 1903
Brooks 2.20i 992 7.37 903 1895
Holman 2.18i 973 7.42 916 1889
Klech 2.15 944 7.51 941 1885
Bryant 2.17 963 7.44 921 1884
Winsley 2.20 992 7.23 869 1861
Adesanya 2.20 992 7.12 842 1854
Joplin 2.16 953 7.32 891 1844
Felix 2.09 887 7.54 945 1832
Burns 2.14 934 7.33 896 1830
Brown 2.15 944 7.29 883 1827
Jasinski 2.16 953 7.24 871 1824
Strang 2.14 935 7.25 874 1809
Carlyle 2.20 992 6.95 802 1794
Butler 2.14 934 7.18 857 1791
Blocker 2.16 953 7.09 835 1788
Moses 2.17 963 7.04 823 1786
Parker 2.16 953 7.08 833 1786
Jackson 2.10 856 7.00 814 1710
Poi ci sono gli “altisti fosburisti” del recente decennio. Questa la loro graduatoria.
Hanany 2.34i 1131 7.83 1017 2148
Ton 2.33 1121 7.74 995 2116
Williams 2.37 1161 7.53 942 2103
Clinger 2.35 1141 7.58 955 2098
Ross 2.31i 1101 7.73 992 2093
Rybakov 2.38 1172 7.44 920 2092
Jonas 2.36 1151 7.47 927 2078
Theiner 2.32 1111 7.45 922 2033
Kynard 2.37 1161 7.16 852 2013
Sellers 2.33 1121 7.02 818 1939
Ma numerosi altri premono alle loro spalle….
Il migliore saltatore verticale-orizzontale italiano (dopo Howe a 2.042 p.) è William Frullani con 2.15 in alto (punti 944) e 7.72 in lungo (punti 990) per un totale di 1934 punti.
Emblematico appare il caso del giovane giamaicano Bailey che ha effettuato il…percorso inverso. Giunto sino a 2.17 nell’alto (963 punti di tabella), ha preferito passare al lungo dove vanta un validissimo 8.35 da 1151 punti per un totale di 2114 punti che lo installa ai primissimi posti della graduatoria mondiale. Un po’ come l’azzurro Schembri che, dai 2.18 in alto, si è “trasferito” ai 17,27 di triplo con un “passaggio” a 7.63 indoor nel lungo.
In conclusione la Classifica Generale, che tenga conto delle varie “categorie” di provenienza, sarebbe nei primissimi posti la seguente:
Mogenburg 2.39i (1182 p.) + 7.76 (1000 p.) tot 2282
Lauterbach 2.30 (1091) + 8.35 (1151) tot 2242
Powell 2.13 (924) + 8.95 (1305) tot 2229
Smith 2.33 (1121) + 8.01 (1063) tot 2184
Conway 2.40 (1192) + 7.64 (970) tot 2162
Higgs 2.21 (1002) + 8.36 (1154) tot 2156
Hanany 2.34 (1131) + 7.83 (1017) tot 2148
Stringfellow 2.14 (934) + 8.52 (1196) tot 2130
cioè quattro “altisti” e tre “lunghisti” più Lauterbach (altista? lunghista? chissà…)
Passiamo alle ragazze, per le quali valgono ugualmente tutti i discorsi fatti in precedenza, con la sola eccezione che non sono Eclettiche come i maschi. Se una fa il salto in alto difficilmente il suo allenatore le concede divagazioni sulla pedana del lungo…(anche per evitare il rischio di contratture nella fase di atterraggio nella sabbia) quindi le risposte alle nostre domande le troviamo solo tra le eptatlete. In testa le grandissime della specialità con Jackie Joyner Kersee irraggiungibile davanti a Drechsel, Barber, Kluft ecc.
Atleta salto in alto punti salto in lungo punti totale punti
Joyner 1.93 1145 7.49 1341 2486
Drechsel 1.84 1029 7.48 1337 2366
Barber 1.93 1145 7.05 1189 2334
Kluft 1.95 1171 6.97 1162 2333
Johnson-Thompson 1.97i 1198 6.89i 1135 2333
Blonska 1.92 1132 6.88 1132 2264
Braun 1.94 1158 6.76 1092 2250
Fountain 1.89 1093 6.89 1135 2228
Colonville 1.94 1158 6.67 1062 2220
Belova 1.88 1080 6.82 1112 2192
Dobrinska N. 1.90 1106 6.73 1082 2188
Watkins 1.84 1029 6.96 1159 2188
Ennis 1.95 1171 6.51 1010 2181
Hagger 1.90 1106 6.70 1072 2178
Sotherton 1.88i 1080 6.67 1062 2142
Abdulai 1.85 1041 6.78 1096 2137
Lewis 1.87 1067 6.69 1069 2136
Theisen Eaton 1.88i 1080 6.59 1036 2116
Chernova 1.87 1067 6.61 1043 2110
Klucinova 1.90 1106 6.43 985 2091
Simpson 1.92 1132 6.33 953 2085
Wheeler 1.86 1054 6.57 1030 2084
Broersen 1.93i 1145 6.20 912 2057
Thiam 1.93 1145 6.19 908 2053
Frederick 1.87 1067 6.43 985 2052
Melnichenko 1.86 1054 6.43 985 2039
Dobrinska V. 1.93 1145 6.06 868 2013
Fanno eccezione solo alcune delle “altiste” di maggior spicco, segnatamente quelle che provengono dall’eptathlon come Hellebaut e Di Martino, oppure la statunitense di colore Howard, che è quella dotata della rincorsa più veloce mai vista sulle pedane dell’alto. Ed infatti a Des Moines il 26-6-2010 ha stabilito il nuovo record Usa dell’alto con 2.05 e un’ora dopo ha piazzato un favoloso 6.90 in lungo…. a insidiare la Joyner. Oppure la ex russa Gotovska, prima altista da 1.97 e poi “emigrata” al lungo con l’ottimo risultato di 6.91.
Howard 2.05 1305 6.90 1139 2444
Hellebaut 2.05 1305 6.44 988 2393
Gotovska 1.97 1198 6.91 1142 2340
Seryogina 2.00 1237 6.65 1056 2293
Green 2.01 1251 6.41 977 2228
Ibarguen 1.93A 1145 6.73 1082 2227
Haugland 2.01 1251 6.30 944 2195
Beitia 2.02 1264 6.04 862 2126
Di Martino 2.03 1278 5.60 729 2007
Non sono neppure poche le “lunghiste” che hanno ottenuto discreti risultati nel salto in alto. Segno che per andare avanti e lontano il più possibile bisogna alzarsi in volo e non accontentarsi di un…rasoterra. Questa la loro graduatoria.
Reese 1.88i 1080 7.31 1278 2358
Gomes 1.86 1054 7.12 1213 2267
Kotova 1.75 916 7.42 1316 2232
John 1.83 1.016 7.12 1213 2229
Kravets 1.75 916 7.37 1299 2215
Anderson 1.80 978 7.00 1172 2150
Johansson 1.78 953 6.99 1169 2122
Da tenere presenti anche le ex-altiste di medio calibro che hanno preferito passare al salto in lungo alla ricerca di nuovi successi.
Fountain 1.90 1106 6.89 1136 2242
Bauschke 1.90 1106 6.83 1114 2220
Arguelles 1.90 1106 6.65 1058 2164
Le giovani speranze del salto in alto femminile che si dedicano anche al lungo si attestano mediamente tra i 100 ed i 200 punti di distacco dalle eptathlete. Domina la classifica Akela Jones, unica nettamente oltre i 2000 punti.
Questa la graduatoria delle migliori:
Jones Akela 1.98i 1211 6.80i 1105 2316
Bielawska 1.90 1106 6.10i 880 1986
Lake 1.87 1067 6.16 899 1966
Spencer 1.94 1158 5.85 804 1962
Trost 2.00 1237 6.01 717 1954
Wade 1.81 991 6.35i 959 1950
Thompson 1.82 1003 6.31 946 1949
Williams 1.83 1016 6.24 924 1940
Ye 1.84 1029 6.07 871 1900
Rodriguez 1.84 1029 6.07 871 1900
Ikauniece 1.82 1003 6.12 887 1890
Cotton 1.83 1016 6.02 856 1872
Russell 1.80 978 6.06 868 1846
Butts 1.79 966 6.10 880 1846
Bradford 1.79 966 6.03 859 1825
Ali 1.80 978 5.89 816 1794
Anche per le donne la Classifica Generale sarebbe, nelle primissime posizioni, la seguente:
Joyner 1.93 1145 7.49 1341 2486
Howard 2.05 1305 6.90 1139 2444
Hellebaut 2.05 1305 6.44 988 2393
Drechsel 1.84 1029 7.48 1337 2366
Reese 1.88i 1080 7.31 1278 2358
Gotovska 1.97 1198 6.91 1142 2340
Barber 1.93 1145 7.05 1189 2334
Kluft 1.95 1171 6.97 1162 2333
cioè quattro “lunghiste” e tre “altiste” (in sette, come i colleghi maschi) ed una molto versatile come la Gotovska, grande in entrambe le specialità ma senza essere grandissima in nessuna delle due (come Lauterbach).
Subito una considerazione: le migliori ragazze delle due specialità ottengono almeno 200-250 punti in più dei maschi. Ciò è dovuto ad una evidente stortura della tabella, finlandese o portoghese che sia, che premia oltremodo alcune prestazioni femminili. Tanto per fare un esempio l’1.93 del salto in alto femminile conquista 1145 punti, che sono gli stessi punti ottenuti da un saltatore maschio che superi… 2.35.
Oppure nel salto in lungo per ottenere i 1189 punti di una ragazza che salta poco più di 7 metri, un saltatore maschio deve avvicinare addirittura gli 8.50….
Conclusioni. Per essere un saltatore in alto “moderno” che voglia primeggiare nella specialità e magari diventare un campione a livello internazionale, un giovane jumper maschio deve possedere le seguenti qualità atletiche: essere un velocista da meno di 12 secondi sui 100 e un lunghista da 6.60 come minimo.
Solo così potrà aspirare a misure attorno a 2.10-2.15 nell’alto. Per aspirare ai 2.20 bisogna correre i 100 assai vicino agli 11” netti e saltare in lungo vicino ai 7 metri.
Per le ragazze che vogliono salire oltre l’1.80 la base atletica minima è di 13 secondi e mezzo sui 100 e 5.50 in lungo. Per superare la barriera dell’1.90 occorre fare 12” e rotti sui 100 e 6 metri in lungo.
Poi la differenza la fanno la voglia di lavorare in allenamento, la voglia di sacrificarsi nella vita quotidiana e la carica agonistica volta all’ottenimento del risultato. Quella ”cattiveria” in senso buono che è necessaria in ogni opera dell’uomo.
Oltre, ovviamente, alle qualità avute in dono da Madre Natura.
Post Scriptum. Forse tutto questo Ellery Clark non lo sapeva. Anche perché lui era indietro nel tempo, nell’anno del Signore 1896, in occasione delle prime Olimpiadi dell’era moderna volute dal barone De Coubertin. Forse, anzi certamente, non sapeva che per saltare in alto occorre anche saper saltare in lungo. E viceversa.
Fatto sta che, per chiarire la situazione, il 19 aprile di quell’anno ad Atene, vinse con la misura di 1.81 la gara olimpica del salto in alto, adottando lo stile “scissors”, cioè le forbici, come si usava allora, e poi, non contento, anche la finale della gara di salto in lungo con la misura di 6.35.
PRIMO E UNICO ATLETA A VINCERE QUESTE DUE GARE AI GIOCHI OLIMPICI……
Sapeva già “allora”, nel 1896, quello che poi avrebbero scoperto i suoi successori 72 anni dopo, a Mexico ’68 con lo stile flop inventato da Fosbury?
*N.B. Per i punteggi abbiamo fatto riferimento alle tabelle internazionali in uso nel decathlon per i maschi e nell’heptathlon per le femmine, quindi all’aperto, anche se taluni risultati possono essere stati conseguiti in manifestazioni indoor (hepta per gli uomini e penta per le donne).
a cura di Giuseppe Baguzzi