Muore la maratoneta diventata la più celebre “imbrogliona” dello sport

 

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È morta a 66 anni in Florida,  Rosie Ruiz, il cui nome è diventato sinonimo di barare nello sport dopo aver vinto la Maratona di Boston del 1980 correndo solo l’ultimo chilometro della gara.

Per otto giorni nel 1980, Ruiz è stata considerata la vincitrice del più grande evento di corse di maratona. Ruiz non solo aveva vinto la gara, ma lo ha anche fatto in un tempo da record femminile.

Ma lo scetticismo sul fatto che Ruiz avesse effettivamente vinto la gara è iniziato quasi subito,  non appena ha tagliato il traguardo.

Infatti i giudici di sono resi  conto che nessuno aveva scritto il nome di Ruiz in nessuno dei posti di controllo della maratona. Una ripresa video della gara non ha mostrato segni di Ruiz.

Quattro giorni dopo la Maratona di Boston, fu scoperto che Ruiz aveva preso la metropolitana di New York City vicino al traguardo della maratona del 1979. Ruiz è stata accreditato con un tempo di 2:56:29, permettendole di qualificarsi per la gara di Boston del 1980.

Nonostante la valanga di prove contro di lei, Ruiz non ha mai confessato il fatto.

“Non lo guardo ora perché mi fa piangere”, ha detto Ruiz a The Palm Beach Post nel 1998.

Rosie Ruiz, controversa donna al primo posto nella Maratona di Boston del 1980, parla durante una conferenza stampa a New York. Il suo titolo è stato messo a nudo otto giorni dopo, quando è stato scoperto che non aveva corso l’intera gara.
Come parte del suo accordo di parlare con The Post nel 1998, Ruiz ha insistito sul fatto che un giornalista condividesse la sua affermazione di non aver imbrogliato per vincere la Boston Marathon e di poterlo provare attraverso fotografie e altre prove.

La sua vittoria, disse Ruiz, fu una “vittoria” per le donne. Ha dichiarato di assistere alla gara ogni anno.

Ruiz ha avuto vari problemi legali a seguito degli scandali della maratona. Fu condannata a New York per cinque anni di libertà vigilata dopo essere stata accusata nel 1982 di appropriazione indebita da parte del suo datore di lavoro. Nel 1983, Ruiz fu arrestata per il suo tentativo di vendere cocaina a un ufficiale di polizia di Miami sotto copertura e fu condannata a tre anni di libertà vigilata.

Ruiz, nata a Cuba arrivata negli Stati Uniti quando aveva otto anni, viveva nella contea di Palm Beach dal 1985.

 

Muore la maratoneta diventata la più celebre “imbrogliona” dello sportultima modifica: 2019-08-09T13:41:35+02:00da atleticanotizie
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