Doping: Christian Coleman fa appello alla Corte di Arbitrato per lo Sport contro la squalifica

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LOSANNA, Svizzera – Il campione del mondo dei 100 metri maschile Christian Coleman ha formalmente presentato ricorso al CAS contro il  divieto di due anni che gli è stato dato  per aver saltato più test antidoping.

Il tribunale ha anche ricevuto un appello dall’organo di governo mondiale di atletica leggera contro la decisione di scagionare la campionessa del mondo femminile di 400 metri Salwa Eid Naser per motivi tecnici nonostante abbia affrontato accuse simili a Coleman.

I verdetti nei casi separati avranno un grande impatto su due degli eventi sprint più attesi alle Olimpiadi di Tokyo del prossimo anno.

Coleman sta contestando un divieto di due anni imposto il mese scorso da un tribunale indipendente presso l’Unità per l’integrità dell’atletica leggera.

Il velocista americano ha avuto tre cosiddetti “errori di localizzazione” – mancati test o mancato aggiornamento dei dettagli in cui i funzionari della raccolta dei campioni potevano trovarlo – in un periodo di un anno per innescare una violazione di doping.

Coleman ha chiesto che il suo divieto, che attualmente lo esclude dalle Olimpiadi, “venga eliminato o, in alternativa, ridotto”.

In precedenza il velocista  aveva evitato un divieto prima dei mondiali del 2019 a Doha, in Qatar, quando ha beneficiato dello stesso tecnicismo successivamente citato per cancellare Naser.

Il CAS in genere richiede diversi mesi per preparare e giudicare un appello, sebbene sia possibile prendere decisioni rapide se tutte le parti accettano di collaborare.

 

 

Doping: Christian Coleman fa appello alla Corte di Arbitrato per lo Sport contro la squalificaultima modifica: 2020-11-27T16:31:12+01:00da atleticanotizie
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