Maratona a Milano- LA DIRETTA TV- Yeman Crippa 5° con 2:08:56.13 al debutto
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Cresce l’attesa per vedere il debutto di Yeman Crippa in maratona fissato per domenica mattina 2 aprile a Milano.
Diretta tv su Sky Sport Arena dalle ore 10.
DIRETTA TESTUALE
PASSAGI MEZZA MARATONA
1 |
59
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KIPCHUMBA Timothy kosgei | KENIA | KEN | M | 1:03:50.12 | |||
2 |
58
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CHEPKOROM Labano kiprop | KENIA | KEN | M | 1:03:50.22 | +10 | ||
3 |
5
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KWEMOI Andrew rotich | UGANDA | UGA | M | SM | 1:03:50.37 | +25 | |
4 |
1
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CRIPPA Yemaneberhan | GS FIAMME ORO PADOVA | IT.ITA | M | SM | 1:03:50.49 | +37 | |
5 |
16
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YISMA Antenayehu dagnachew | ETIOPIA | ETH | M | SM | 1:03:50.62 | +50 | |
6 |
2
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CHUMBA Dickson kiptolo | KENIA | KEN | M | SM35 | 1:03:50.86 | +74 | |
7 |
13
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KIBET Gilbert | KENIA | KEN | M | SM | 1:03:50.93 | +81 | |
8 |
15
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SOYEKWO Kibet | UGANDA | UGA | M | SM | 1:03:50.97 | +85 | |
9 |
17
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KATTAM Timothy kipkorir | KENIA | KEN | M | SM | 1:03:51.07 | +95 | |
10 |
20
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HAKIZIMANA | RUANDA | RWA | M | SM | 1:03:51.29 | +1.17 |
- Passaggio ai 30 Km. Yeman Crippa passa in 1:30:47.58 al secondo posto dietro KWEMOI Andrew Rotich.
- Nella gara femminile va segnalato il ritiro di Sofiia Yaremchuk
- A pochi Km dal traguardo scappano in 2 mentre Crippa sta cercando di rientrare sul duo di testa.
- Vince il keniano Andrew Rotich Kwemoi, l’ azzurro Yeman Crippa 5° con 2:08:56.13
RISULTATI
KWEMOI Andrew rotich | UGANDA | UGA | M | SM | 2:07:13.84 | ||||
2 |
17
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KATTAM Timothy kipkorir | KENIA | KEN | M | SM | 2:07:52.65 | +38.81 | |
3 |
20
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HAKIZIMANA Giovanni | RUANDA | RWA | M | SM | 2:08:17.19 | +1:03.35 | |
4 |
3
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GONFA Salomone deksisa | ETIOPIA | ETH | M | SM | 2:08:47.83 | +1:33.99 | |
5 |
1
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CRIPPA Yemaneberhan | GS FIAMME ORO PADOVA | IT.ITA | M | SM | 2:08:56.13 | +1:42.29 |
Il campione d’Europa dei 10.000, il primo e finora unico italiano in grado di violare il muro dell’ora nella mezza maratona, con il crono di 59:26 a Napoli nella scorsa stagione, ha senza dubbio addosso una grande pressione e sul sito della FIDAL ci spiega le sue impressioni:
“In questi dieci giorni in Italia, rientrato dal Kenya, ho iniziato ad avvertire un po’ di tensione. Ma positiva. Ho cominciato a sentire la gara, ci sono entrato dentro. È qualcosa che mi sta piacendo e non vedo l’ora di mettermi le scarpe e il completino per iniziare la nuova avventura. Sono convinto che si possa fare bene, non ci sono stati intoppi, ho fatto tutti i passi che servivano per arrivare pronto all’esordio e ho terminato un carico di lavoro completo di tutto, dalle variazioni, ai medi, ai lunghi, senza anticipare o posticipare i tempi. Mentalmente mi ha caricato. È la prima esperienza e voglio vivermela al meglio”.
Tre settimane a Monte Gordo, in Portogallo, in gennaio, tra il terzo posto del Campaccio e il secondo della Cinque Mulini. Poi sei settimane nella terra dei campioni, a Iten, nella Rift Valley, macinando chilometri a 2400 metri insieme ai runner keniani dal 7 febbraio al 19 marzo: “Il mio fisico ha risposto bene agli allenamenti e non era scontato – racconta il ventiseienne trentino delle Fiamme Oro – mi sono immerso totalmente nella realtà locale, come fossi un ‘keniano maratoneta’, riposando la domenica e con un massimo di 176 km settimanali e una media di 165-168 km, alternandoli a lavori in pista e in palestra. Ho corso con gente da 2h05, 2h06, ci siamo incoraggiati e ci aiutavamo a ‘controllarci’ di testa. Alcuni di loro esordiranno a Parigi nella stessa giornata, due invece saranno con me come pacemaker”. Si tratta di Wisley Kipkemoi che dovrebbe pilotarlo fino al ventottesimo chilometro, e di Laban Kiprop chiamato a scortarlo fino al 35°.
Un ingranaggio complesso, insidioso, come i 42,195 km, richiede sempre il massimo rispetto nell’avvicinarsi al gran giorno: “Non è tutto automatico, non puoi fare i conti prima, le sorprese in maratona sono sempre dietro l’angolo e me l’hanno detto in tanti – osserva Crippa – personalmente quello che mi interessa è arrivare alla fine contento, e poter dire che sarà la mia gara del futuro. Abbiamo ipotizzato un passaggio alla mezza di 1h03:17-1h03:20 con un ritmo da 3:00 al chilometro. O almeno questa è l’idea. Poi ovviamente al trentesimo chilometro comincerò a sentire le risposte che arriveranno dal mio fisico”. La proiezione, tabelle alla mano, è inferiore alle due ore e sette minuti.
Due azzurri, nelle passate settimane, hanno corso sotto le due ore e otto: Iliass Aouani record italiano a Barcellona con 2h07:16, Eyob Faniel 2h07:53 ad Osaka al rientro dopo quindici mesi. “Sono due talenti già affermati ed entrambi sono uno stimolo. Non mi aspettavo il record di Aouani, è stato bravissimo, non è semplice correre come ha fatto lui. Si dice sempre che più maratone fai e più la capisci: per me domenica sarà tutta una scoperta. Il percorso, lo so, è scorrevole (proprio Aouani ci debuttò l’anno scorso in 2h08:34, miglior esordio italiano di sempre, ndr). Il meteo sembra buono e per me l’ideale sarebbero 12 gradi. Gli avversari sono tanti e tutti più o meno alla mia portata. Insomma le condizioni ci sono tutte. Ora tocca soltanto a me”.