Gaia Sabbatini consistente personale nei 1500 metri in Diamond League a Slesia
Arriva un bel record personale sui 1500 metri per Gaia Sabbatini che riesce a cogliere l’occasione e torna a superare se stessa dopo oltre un anno. Può gioire l’azzurra, al traguardo nell’eccellente crono di 4:01.24. È il record personale, togliendo più di mezzo secondo al 4:01.93 della scorsa stagione realizzato a fine maggio nel meeting di Eugene, e lo standard per i prossimi Mondiali di Budapest (19-27 agosto) fissato a 4:03.50. Ma anche il miglior tempo di un’italiana negli ultimi quarant’anni: era già la seconda di sempre sulla distanza, preceduta soltanto dalla primatista nazionale Gabriella Dorio (3:58.65 nel 1982). Con la grinta che la contraddistingue, la teramana riprende la sua crescita e si lascia alle spalle l’infortunio invernale, che l’aveva costretta a rinunciare alla stagione indoor dopo la medaglia d’oro in staffetta agli Europei di cross. La 24enne delle Fiamme Azzurre è ottava mentre sono imprendibili le etiopi Hirut Meshesha (3:54.87), Birke Haylom (3:54.93), Diribe Welteji (3:55.08) e Worknesh Mesele (3:57.00) con l’australiana Linden Hall quinta (3:57.27 per il primato dell’Oceania). Adesso sono tre le azzurre in possesso del ‘minimo’ per Budapest, raggiunto al Golden Gala di Firenze da Sintayehu Vissa (4:01.98) e Ludovica Cavalli (4:03.04), ma per Gaia Sabbatini c’è anche lo standard World Athletics per le Olimpiadi di Parigi, 4:02.50, che può essere ottenuto a partire dal 1° luglio di quest’anno. “Quando ho visto il risultato non ci credevo per come l’ho fatto – le parole dell’azzurra sul sito della Fidal – perché ho faticato poco in gara. Probabilmente non dovevo farmi scappare il treno delle britanniche Melissa Courtney-Bryant e Jemma Reekie (3:58.01 e 3:58.65), ma il mio coach Andrea Ceccarelli mi aveva chiesto di non fare strappi tra i 1000 e i 1200 metri, allora mi sono detta che avrei potuto tornare sotto. Non pensavo di essere così in forma, l’ho fatto con una tale facilità che per me è assurdo!”.
