Doping: terapista americano condannato a tre mesi di carcere per aver dopato atleti olimpici

 

È stato condannato a tre mesi di carcere, un anno di libertà vigilata e la confisca di 16.410 dollari (15.113 euro). Questa è la sentenza emessa nei confronti del terapista americano Eric Lira per aver fornito sostanze dopanti ad atleti olimpici. La sentenza è stata pronunciata questo mercoledì dopo che lo stesso Lira si è dichiarato colpevole di aver fornito farmaci per migliorare le prestazioni degli atleti olimpici, tra cui la squalificata atleta nigeriana Blessing Okagbare. Lo riferiscono le autorità americane e l’agenzia di stampa AFP.

Eric Lira è un terapista “naturopata” con sede a El Paso, Texas. Nel maggio 2023, è diventato la prima persona a essere condannata ai sensi di una legge statunitense introdotta in seguito agli scandali antidoping olimpici sponsorizzati dallo stato russo.

La legge del 2020 prende il nome dall’informatore russo Grigory Rodchenkov. Consente alle autorità statunitensi di perseguire le persone coinvolte in cospirazioni internazionali per frode antidoping.

Lira ha ammesso di aver fornito farmaci a Okagbare in preparazione delle Olimpiadi di Tokyo 2020. L’atleta nigeriana è stata ritirata dalle semifinali dei 100 metri femminili poco prima dei Giochi dopo che era emerso che era risultata positiva all’ormone umano della crescita in un test fuori gara in Slovacchia prima dei Giochi. Successivamente è stata bandita dallo sport per 10 anni.

“La sentenza di oggi invia un messaggio chiaro: la violazione della legge antidoping Rodchenkov comporta gravi conseguenze, incluso il carcere. Questo messaggio è particolarmente importante quest’anno con le prossime Olimpiadi estive di Parigi”, ha dichiarato in una nota il procuratore americano Damian Williams. “Oltre alla pena detentiva, Lira, 44 anni,  è stato condannato a un anno di rilascio controllato”, ha aggiunto Williams. La pena massima per la violazione della legge antidoping Rodchenkov è di 10 anni di carcere.