Tre atleti, tre religioni.
A percorrere i 1.900 metri della prova di nuoto in acque libere sarà Guy Barnea, nuotatore israeliano classe ’87, specialista del dorso, punto fermo della nazionale israeliana, vincitore di un argento sui 50 metri dorso agli Europei in vasca corta di Chartres nel 2012 e bronzo sulla medesima distanza agli Europei in vasca lunga di Budapest nel 2010 e di Debrecen nel 2012.
Barnea porgerà il testimone a Claudio Chiappucci, indimenticabile campione e vero e proprio simbolo del ciclismo italiano degli anni ‘80 e ‘90, che si lancerà sui 90 chilometri del tracciato riservato alle bici. Sicuramente una prova di grande orgoglio per un atleta che, nel proprio palmarès, può vantare la medaglia d’argento della prova in linea ai mondiali di Agrigento del 1994, la vittoria alla Milano-Sanremo del 1991, tre tappe al Tour de France e una al Giro d’Italia, nonché sei piazzamenti sul podio nella classifica generale dei medesimi.
A chiudere la staffetta, sui 21 chilometri della prova di corsa, sarà Haneen Radi, runner israeliana di religione islamica, coach di una società che vanta circa 80 atleti tra le sue fila. La storia di Haneen, sportiva e mamma, è di quelle che, troppo spesso, leggiamo nelle pagine di cronaca dei quotidiani.