Diego Marani ancora alle prese con problemi fisici

 

Non arrivano buone notizie da Diego Marani che è ancora alle prese con un problema all’adduttore della gamba sinistra, lo stesso che già lo costrinse a tornare dalle Bahamas dopo il raduno di gennaio 2015 con una situazione fisica delicata, successivamente compromessa dall’infortunio dei primi giorni di giugno al Golden Gala, a Roma. Da allora il campione delle Fiamme Gialle non ha più gareggiato e le speranze di riuscire a conquistare il minimo per gli Europei di Amsterdam, dal 6 al 10 luglio, e successivamente alle Olimpiadi Rio, sono perlomeno scarse.

Il tecnico del 26enne di Gazoldo, Giovanni Grazioli, annuncia per oggi una risonanza magnetica a Pavia: «Da questo esame si capirà effettivamente l’entità del problema all’adduttore – spiega -. Diego si è fermato giovedì scorso durante un allenamento nel quale stavamo andando abbastanza bene e su buoni ritmi, proprio per il riacutizzarsi di un fastidio per il quale con le sue caratteristiche fisiche (Marani ha la gamba destra impercettibilmente più corta dell’altra, ndr) tende nella corsa a sovraccaricare la gamba sinistra e questo provoca frequenti infiammazioni al muscolo. L’anno scorso una risonanza particolarmente accurata permise di verificare la presenza di un edema e la cura successiva fermò in pratica il ragazzo per i mesi più importanti. Ora il problema va verificato alla luce di questo accertamento. Entro la fine della settimana conosceremo la tempistica di recupero, che a questo punto diviene dirimente per conoscere lo svolgimento dell’annata».

Grazioli è comprensibilmente preoccupato ma concede spazio alla speranza: «Occorrono circa 30-40 giorni – afferma – per svolgere quelle 4-5 gare necessarie a tentare il minimo per i campionati e, se la diagnosi dovesse essere favorevole, puntiamo a partecipare il 20 maggio al meeting internazionale di Ostrawa (Repubblica Ceca) e il 25 maggio a Dakar, nel Senegal. In alternativa, se quest’ultima riunione dovesse saltare, Diego parteciperebbe al meeting di Orvieto ma è chiaro che, a questo punto, il condizionale è rigorosamente d’obbligo. La fiducia in un sollecito recupero è dovuta alla struttura fisica e alla caparbietà di Diego, che è determinato a fare tutto quanto è possibile per risolvere questo nuovo ostacolo che è venuto a frapporsi fra lui e la sua seconda partecipazione ai Giochi olimpici».

Fonte: gazzettadimantova.gelocal.it