Doping: non ha fine il caso Naser, appello contro la sentenza che la scagionava

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MONACO (AP) – La campionessa mondiale dei 400 metri femminile Salwa Eid Naser ha affrontato un nuovo caso legale oggi giovedì 12 novembre,  che potrebbe vederla bandita prima delle Olimpiadi di Tokyo.

L’ Unità per l’integrità dell’atletica leggera ha dichiarato di aver presentato ricorso alla Corte di Arbitrato per lo sport il mese scorso contro la decisione di chiudere un caso contro Naser, accusata di aver infranto le regole antidoping.

Naser aveva saltato i test antidoping e non era riuscita ad aggiornare i dettagli su come poteva essere trovata dai funzionari della raccolta dei campioni, ma le accuse furono respinte per motivi tecnici.

Un tribunale indipendente ha giudicato che i tre cosiddetti “errori di localizzazione” di Naser si sono verificati entro un periodo di 12 mesi, ma tecnicamente contati come protratti per più di un anno.

La sentenza sosteneva  che Naser,  nata in Nigeria ma rappresentante del  Bahrain, ha mantenuto il suo titolo dri campionati del mondo 2019 ed è stata autorizzata a competere a Tokyo il prossimo anno.

La 22enne  ha corso il 400 metri più veloce dal 1985 per vincere il titolo mondiale a Doha, in Qatar.

Il CAS richiede in genere diversi mesi per preparare un’udienza in un caso.

Doping: non ha fine il caso Naser, appello contro la sentenza che la scagionavaultima modifica: 2020-11-12T21:36:55+01:00da atleticanotizie
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