Mediterranei U 23: Italia protagonista a Pescara nella prima giornata

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La prima giornata dei Campionati del Mediterraneo under 23 a Pescara regala all’Italia tante soddisfazioni a cominciare dagli  800 metri Eloisa Coiro,  vicecampionessa europea di categoria cambia marcia sul rettilineo opposto all’arrivo e poi esulta a braccia alzate in 2:07.55 staccando la croata Nina Vukovic (2:08.46) e la francese Julia Cherot (2:08.95) che aveva dettato il ritmo nella prima parte di gara, quarta invece Francesca Bianchi (2:09.83). Per la romana delle Fiamme Azzurre un altro sorriso in questa stagione dopo l’argento ai Giochi del Mediterraneo di Orano e il progresso cronometrico fino a 2:00.50 una decina di giorni fa a Rovereto, terza under 23 italiana di sempre dietro soltanto a Fabia Trabaldo e Gabriella Dorio. Si comportano bene le azzurre nei 400 metri: vince Alessandra Bonora, 53.00 per la bresciana poco distante dal personal best di 52.83, mentre la marchigiana Elisabetta Vandi con 53.41 avvicina il primato stagionale. Sul terzo gradino del podio, la spagnola Carmen Aviles (54.14). Due argenti azzurri nei 200 metri: tra gli uomini a conquistarlo in 21.10 (-0.2) è il brianzolo Mattia Donola, tornato quest’anno a migliorarsi con 20.91, ma è imprendibile con 20.77 nel giorno del 19esimo compleanno il turco di origine statunitense Anthony Smith, finalista ai Mondiali under 20 di un mese fa. Bronzo al francese Jehan Anicet (21.37) e sesto lo junior Loris Tonella, classe 2004, in 21.55. Al femminile non ha rivali Gemima Joseph: 23.43 (-0.2) il crono vincente della francese semifinalista olimpica e bronzo agli Europei U23, ma dietro Giorgia Bellinazzi riesce a cogliere il secondo posto in 23.93 ai danni della junior transalpina Serena Kouassi (24.18), quarta Alessandra Iezzi con 24.59. Sempre in testa dall’inizio nei 3000 siepi la francese Flavie Renouard, che fa valere il suo rango di campionessa d’Europa U23 per dominare in un notevole 9:42.31. Completano il podio Rihab Dhahri (Tunisia, 9:57.83) e Floriane Quesada (Francia, 10:09.60). Al quarto posto l’unica italiana in gara, Ilaria Bruno in 10:40.34, dopo il forfait alla vigilia di Silvia Gradizzi. È gara tattica nei 5000 uomini, ma vince il favorito Etienne Daguinos (Francia, 14:25.84) sul turco Ramazan Bastug (14:29.27) e lo spagnolo Adam Maijó (14:30.07) con l’azzurro Francesco Guerra quarto in 14:30.84.

Davanti a tutti c’è Lorenzo Simonelli nei 110 ostacoli in 13.80 con vento contrario (-1.0). Finisce con un successo la stagione del romano, sceso quest’anno a 13.59 e bronzo europeo juniores nella scorsa stagione, nonostante qualche incertezza nella fase centrale. E si conferma sotto i quattordici secondi il campano Giuseppe Filpi, alle sue spalle con 13.94 ma a sopravanzare lo spagnolo Angel Diaz (13.97).

Si prende la vittoria nell’asta Giulia Valletti Borgnini con 4,26 alla terza prova, a soli quattro centimetri dal record personale della romana e dopo un percorso netto alle precedenti quote, per battere la francese Elina Giallurachis (4,16) e l’altra azzurra Maria Roberta Gherca (4,06). Fuori senza misura, a sorpresa, la transalpina Marie-Julie Bonnin (tre errori di ingresso a 4,26) che era stata brillante quinta agli Europei di Monaco con 4,55. In due superano 2,13 alla prima prova nell’alto, ma il vicentino Manuel Lando paga due errori alle misure di 2,05 e 2,09 per piazzarsi al secondo posto. Titolo quindi al serbo Emir Rovcanin che ha un ruolino immacolato fino a 2,13, terzo il francese Paul Metayer (2,09). Doppietta francese nel lungo con Maelly Dalmat che atterra subito a 6,46 (+1.5) e Tiphaine Mauchant (6,38/-0.4), terza la spagnola Tessy Ebosele (6,31/+1.0). Ai piedi del podio Marta Amani: 6,20 (+1.0) per la non ancora 18enne azzurra, bronzo ai recenti Mondiali under 20, poi è quinta Veronica Crida (5,99/0.0).

Nel giavellotto il successo è per Carolina Visca, con la misura di 53,31 superando il 52,74 di Federica Botter. Per entrambe il miglior risultato arriva al terzo tentativo. Ma il lancio più lungo è quello della trevigiana Margherita Randazzo, presente fuori classifica e all’esordio in azzurro, che arriva a 53,38. Sopra i settanta metri il giavellottista sardo Jhonatam Maullu: il suo 70,39 significa il secondo posto nella gara vinta dal francese Teuraiterai Tupaia (73,53). All’indomani del ventesimo compleanno il friulano Michele Fina è quarto con 68,79, meglio di lui l’egiziano Moustafa Mahmoud Abdelkhalek, terzo con 69,53. Duello sul filo dei centimetri nel peso. Se lo aggiudica il turco vicecampione europeo under 23 Alperen Karahan con 19,15 e appena due centimetri di vantaggio sul 19,13 di Muhamet Ramadani, oro per il suo Kosovo agli Europei U20 della scorsa estate. Sul podio Riccardo Ferrara, bronzo per il calabrese con 18,50, e quinto Francesco Trabacca (17,65).

 Fonte:fidal.it

 

Mediterranei U 23: Italia protagonista a Pescara nella prima giornataultima modifica: 2022-09-10T20:20:19+02:00da atleticanotizie
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