Eliud Kipchoge attesissimo alla Maratona di Boston, e il record del mondo?

 

Eliud Kipchoge è il più grande corridore di sempre ad aver partecipato alla maratona di Boston da 127 anni a questa parte Quando si troverà sulla linea di partenza a Hopkinton, Massachusetts, lunedì 17 aprile, porterà con sé un curriculum senza eguali.

Kipchoge ha vinto le ultime due maratone olimpiche: a Rio ea Tokyo. Ma non vince solo le gare; corre anche veloce. In una maratona “esibizione” del 2019 a Vienna, ha completato un percorso piatto e accuratamente misurato in un quasi impensabile 1:59:40. Detiene anche il record mondiale ufficiale nella maratona: il 2:01:09 che ha corso a Berlino lo scorso settembre.

Tuttavia, Kipchoge molto probabilmente non stabilirà un nuovo record mondiale a Boston, la sua prima apparizione in una corsa su strada negli Stati Uniti. Il famigerato e impegnativo percorso della maratona di Boston è considerato non “idoneo al record” da World Athletics , che controlla le corse su strada e su pista nelle Olimpiadi e in altre importanti competizioni in tutto il mondo.

Ci sono due ragioni principali per cui Boston non è un campo da record. Innanzitutto, scende di 452 piedi dall’inizio alla fine. Le maratone da record possono perdere solo 131 piedi (o 1 metro/km per la distanza di gara di 42,2 km). In secondo luogo, la partenza e l’arrivo a Boston distano 23,8 miglia in linea d’aria. Le regole WA consentono un divario tra partenza e arrivo non superiore a 13,1 miglia. Questo perché, nei percorsi da punto a punto, i corridori potrebbero essere spinti da un forte vento in coda che fornisce una spinta ingiusta.

La maratona di Boston: facile o difficile?
Dati i vantaggi apparentemente evidenti del percorso di Boston, si potrebbe pensare che Boston abbia prodotto molte delle maratone più veloci del mondo. Non è così. In effetti, il “record dell’evento” di Boston (2:03:02 di Geoffrey Mutai nel 2011; con un forte vento in coda) si trova solo al 13° posto nella lista delle maratone maschili di tutti i tempi.

Altri indicatori suggeriscono anche che Boston non è una cirsa veloce. Il più grande statistico della corsa su strada, Ken Young, una volta ha analizzato le principali maratone per indagare sulla loro velocità relativa tra i corridori d’élite. Ha scoperto che Boston era 91 secondi più lenta di un percorso medio e Berlino era 81 secondi più veloce. Eliud Kipchoge ha stabilito il suo attuale record mondiale a Berlino lo scorso anno, e Berlino ha ospitato cinque delle 10 maratone più veloci mai disputate.

Come può un percorso in discesa da punto a punto essere quasi 3 minuti più duro di un percorso in piano e ad anello? La risposta probabile: Boston ha molte salite difficili, inclusa la sua famigerata Heartbreak Hill, nel mezzo di un percorso generalmente in discesa. Inoltre, le discese costringono i corridori a contrarre i muscoli delle gambe in modo eccentrico, il che porta a debilitanti affaticamenti e cedimenti.

Molti top runner confermeranno la diabolica difficoltà di Boston. “Penso che Boston sia più difficile della maggior parte dei percorsi di maratona pianeggianti”, afferma la leggenda di Boston e quattro volte vincitore Bill Rodgers. “Le tue gambe prendono un martellamento scendendo le discese, e poi devi iniziare a scalare le colline di Newton a 18 miglia.Vedremo se Kipchoge riuscirà a sfatare anche questo mito.