TAMBERI MITICA SUPERSTAR IN PEDANA E NEL PARTERRE- di Giuseppe Baguzzi

tamberi

 

Ormai per Gimbo Tamberi pensiamo che tutti i commentatori abbiano esaurito ogni tipo di aggettivo elogiativo. Quello che ha fatto nella serata di Zurigo va oltre ogni immaginazione, ogni previsione, non tanto per la vittoria ottenuta e la misura di 2.34 superata, quanto per il “modo” in cui è riuscito a farla. Da protagonista assoluto, da mattatore, orchestrando il freddo pubblico svizzero-tedesco, costringendolo alla hola e agli applausi ritmati in occasione dei suoi salti, dando consigli all’amico-avversario Protsenko (sic!!) in occasione della sua prova a 2.30.
In gara ha annichilito tutti i migliori saltatori presenti con una prestazione di altissimo livello, seconda soltanto a quella di Tokyo che gli è valsa l’oro olimpico insieme a Barshim.

Ivanyuk e Nedasekau (con primati da 2.37) sono sembrati degli scolaretti di fronte al grande maestro. Quando ha sorvolato 2.34 Gimbo è andato verso la sua borsa e ne ha estratto la medaglia d’oro olimpica, mostrandola al pubblico a significare che era lui, sempre lui, quello che ha vinto l’oro olimpico ed ora, primo italiano nella storia della Diamond League, anche il diamante. Ed è sempre lui che con il successo ottenuto sulla pedana del Letzigrund è diventato anche il “numero Uno” del ranking mondiale, la classifica che tiene conto dei risultati e dei piazzamenti ottenuti nel corso della stagione agonistica 2021.

Adesso, dopo aver vinto il titolo olimpico, quello mondiale indoor, quelli europei gli manca soltanto il titolo iridato all’aperto. L’occasione si presenta proprio il prossimo anno quando a Eugene si disputeranno i mondiali outdoor. Ancora uno sforzo, Gimbo. Manca poco. Poi potrai goderti la tua gloria fino ai giochi di Parigi 2024. quando ti presenterai da campione in carica con il solo obiettivo di accedere alla finale e… di far tremare gli avversari ad ogni tuo salto.

 

TAMBERI MITICA SUPERSTAR IN PEDANA E NEL PARTERRE- di Giuseppe Baguzziultima modifica: 2021-09-10T14:19:40+02:00da atleticanotizie
Reposta per primo quest’articolo