La Spagna contro Valentina Petrillo, atleta transgender paralimpica italiana

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Non è la prima volta che Valentina Petrillo viene coinvolta in una polemica per la sua partecipazione a una gara. La 49enne atleta transgender paralimpica,  è arrivata seconda nella finale dei 200 m ai Mondiali di atletica leggera che si sono svolti pochi giorni fa, che hanno lasciato la spagnola Melani Bergés , 33 anni, senza un posto per i prossimi Giochi Paralimpici di Parigi 2024 .

Le associazioni si sono rivolte al Comitato paralimpico spagnolo per contestare il posto ottenuto da Valentina Petrillo “per aver gareggiato con vantaggio in una categoria sportiva che non le corrisponde e lo rivendica per Melani Bergés” che è arrivata otto centesimi sotto l’azzurra.

Nel comunicato, le organizzazioni affermano che la Petrillo secondo loro,  “ha utilizzato i vantaggi competitivi derivati dall’aver sviluppato il suo corpo con il testosterone per conquistare un posto che in tutta onestà corrisponde all’atleta spagnola”. Sostengono che il Comitato “deve difendere il principio del “fair play” e prevenire la violazione del diritto alle pari opportunità per le donne”, per cui chiedono l’annullamento della prova nella categoria T12 200 metri dei campionati mondiali.

 

Melani Bergés ha già espresso il suo disaccordo con il risultato , poiché, come ha detto per El Mundo , ritiene che “non sia una vittoria netta” . L’atleta paralimpica, che soffre di albinismo e ha una disabilità visiva di circa il 90%, ha ricevuto il sostegno di diverse Federazioni, Consorzi e ONG femminili nazionali e internazionali.

La partecipazione degli atleti transgender è una questione estremamente delicata che provoca molte polemiche tra federazioni e atleti. La Federazione internazionale di atletica leggera ha dichiarato che le persone “trans” che hanno iniziato la transizione medica dopo la pubertà (caso Petrillo) non potranno partecipare alle competizioni internazionali . Da parte sua, come indicato nel comunicato, anche la Federazione spagnola di atletica leggera ha annunciato di aderire alla posizione di World Athletics.

 

Le organizzazioni firmatarie affermano che il caso di Melani Bergés è “un chiaro esempio di come sia impossibile per le donne stesse vincere nelle loro categorie o aspirare a una carriera sportiva come conseguenza delle politiche transgender che antepongono i problemi di identità alla realtà materiale  su cui si basano le competizioni sportive”.

 

La lettera inviata al Comitato Paralimpico Spagnolo, con copia al Comitato Paralimpico Internazionale, è stata promossa da diverse organizzazioni, tra cui l’International Consortium on Female Sport (che riunisce organizzazioni provenienti da Europa, Stati Uniti, Canada, Australia, Nuova Zelanda e America Latina); Fair Play For Women, dal Regno Unito; Diritti basati sul sesso delle donne canadesi; Save Women’s Sport Australasia o la Fundación Mujeres spagnola, Mujeres Juristas Themis, Alliance Against the Erasure of Women, Federation of Progressive Women o l’Associazione spagnola delle femministe socialiste FeMeS, tra gli altri.

La Spagna contro Valentina Petrillo, atleta transgender paralimpica italianaultima modifica: 2023-08-02T13:11:46+02:00da atleticanotizie
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