Ivana Spanovic si unisce a Carl Lewis e rifiuta la rimozione dell’ asse di battuta nel lungo

 

Il dibattito continua e continuerà ad essere aperto, ma Carl Lewis non è l’unico a opporsi alle modifiche proposte dalla World Athletics per il salto in lungo. La campionessa del mondo di questa specialità, la serba Ivana Spanovic, e il suo allenatore, Goran Obradovic , hanno criticato questo mercoledì il progetto della World Athletics di eliminare l’asse di battuta per fare meno tentativi nulli e rendere la competizione più spettacolare.

“Credo che l’attenzione alle sponsorizzazioni e alle trasmissioni televisive non debba andare a discapito dell’integrità dello sport; e sarebbe bene trovare un equilibrio tra la promozione dello sport e la preservazione dei suoi valori fondamentali “, ha affermato la campionessa del mondo. e doppia campionessa europea, sul social network Instagram. Spanovic è anche tre volte campionessa europea indoor e due volte campionessa mondiale indoor.

L’idea su cui sta lavorando la World Athletics, guidata dal due volte oro olimpico dei 1.500 metri Sebastian Coe , è quella di eliminare la linea di stacco che segna il punto limite da cui effettuare il salto. La modifica proposta presuppone che la lunghezza del salto sia misurata dal punto di decollo all’atterraggio sulla sabbia . L’idea è quella di ridurre l’alto numero di salti nulli, fino a un terzo del totale degli ultimi Campionati del Mondo di Budapest.

Obradovic, da parte sua, ha ricordato che nel 2015 un simile “esperimento” era fallito , e ha assicurato che dai suoi contatti con gli atleti ha concluso che la maggioranza “nemmeno questa volta è favorevole”, riferisce il quotidiano sportivo serbo Sportski zurnal. Questo cambiamento inizierà ad essere testato quest’anno nelle competizioni inferiori .

Obradovic ha ammesso che la riduzione dei nulli sarebbe un vantaggio, ma che si perderebbero anche certe capacità degli atleti e degli allenatori , così come il “fascino” della reazione del pubblico nel giudicare la lunghezza dai segni sulla sabbia, poiché per la misura  bisognerebbe attendere l’annuncio dei giudici.