Doping: ancora un positivo nella squadra olimpica dei rifugiati!

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MONACO (AP) – Un secondo corridore della squadra olimpica dei rifugiati è stato implicato in un caso di doping mentre si prepara per i Giochi di Parigi.

Dominic Lokolong Atiol è stato provvisoriamente sospeso dopo essere risultato positivo alla trimetazidina, ha dichiarato oggi, mercoledì 20 marzo,  l’Atletica Integrity Unit dell’atletica leggera.

Gli stessi farmaci per il cuore vietati hanno fatto sospendere per quattro anni la pattinatrice russa Kamila Valieva a gennaio in un caso che ha scosso le Olimpiadi di Pechino 2022.

L’AIU ha dichiarato di aver inviato a Lokolong Atiol, un rifugiato del Sud Sudan che vive e si allena in Kenya, un avviso delle accuse che deve affrontare in un processo disciplinare in corso.

Il corridore 24enne, specialista  degli 800 e dei 1.500 metri è uno degli oltre 60 atleti rifugiati che ricevono aiuto finanziario dal Comitato Olimpico Internazionale in vista dei Giochi di Parigi che si apriranno il 26 luglio.

A dicembre è stato imposto un divieto di tre anni a un altro membro della squadra di rifugiati, il corridore di corsa a ostacoli di 3.000 metri Fouad Idbafdil, risultato positivo all’EPO, sostanza  che stimola il sangue.

La biografia dell’atleta di Lokolong Atiol sul sito web del CIO afferma che “è diventato un rifugiato all’età di 11 anni quando è diventato orfano”. Si è trasferito dal Sud Sudan al campo profughi di Kakuma e ora si allena nel campo che prende il nome dal grande maratoneta Tegla Loroupe.

Loroupe, tre volte olimpionica e vincitrice della maratona di New York nel 1994 e nel ’95, ha guidato la squadra olimpica di rifugiati quando ha debuttato ai Giochi di Rio de Janeiro del 2016 con 10 atleti. La squadra contava 29 atleti alle Olimpiadi di Tokyo tenutesi nel 2021.

 

Doping: ancora un positivo nella squadra olimpica dei rifugiati!ultima modifica: 2024-03-20T19:03:08+01:00da atleticanotizie
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