ATLETICA SACMI AVIS CAMPIONE D’ITALIA 2019 NEL DECATHLON, intervista all’ atleta Michele Brini e al presidente MASSIMO CAVINI

 Michele Brini 3

Imola, 12 dicembre 2019. Un anno da incorniciare sta per concludersi in casa Atletica Imola Sacmi Avis. E’ ufficiale, infatti, la vittoria del titolo italiano assoluto di società nel Decathlon da parte della società del presidente Massimo Cavini. Un riconoscimento che, in questo 2019, si piazza al primo posto come importanza, davanti alla medaglia d’argento conquistata da Michele Brini, nella medesima disciplina, ai Campionati italiani Assoluti di Bressanone e, nella stessa competizione, al bronzo della staffetta 4×400.

La classifica è stata stilata in base ai punteggi ottenuti, quest’anno, nel decathlon e, per entrare in graduatoria, servivano 4 risultati firmati, però, da 3 atleti diversi. L’Atletica Imola Sacmi Avis, come detto, ha chiuso al 1° posto (26.768 punti), grazie, soprattutto, alle prestazioni durante i Campionati Italiani Assoluti a fine luglio: i 7.258 punti conquistati da Michele Brini (2°), a cui vanno aggiunti i 6.567 punti di Alessio Comel (5°) ed i 6.475 punti di Alberto Brini (7°). A questi vanno aggiunti i 6.458 punti totalizzati ancora da Alessio Comel a Nizza il 28 aprile. Infine, una citazione anche per Andrea Mazzanti, riserva con i 5.085 punti realizzati ai Campionati regionali di Prove Multiple di Modena (28 aprile), ma anche lui tra gli artefici di questo prestigiosissimo risultato che darà diritto alla compagine imolese di cucirsi lo scudetto sulle maglie. Scorrendo la classifica, argento per il Team-A Lombardia (25.410 punti) e, infine, bronzo per Atletica Lecco (25.294 punti), entrambe società dove sono cresciuti i migliori decatleti italiani.

I protagonisti (Michele Brini, Alberto Brini, Alessio Comel e Andrea Mazzanti), insieme a tanti altri atleti dell’Atletica Sacmi Avis saranno presenti alla tradizionale Festa Sociale, in programma sabato 21 dicembre all’interno dell’Auditorium Sacmi (ore 17.30), dove verranno premiate le migliori performance del 2019.

INTERVISTA MICHELE BRINI

Michele, come ti senti ad essere parte integrante della miglior società italiana di Decathlon?
«E’ una bella soddisfazione aver raggiunto questo traguardo, anche se non genera ritorni economici o di notorietà. In Italia, infatti, le Prove Multiple sono un po’ denigrate e poco sostenute, ma per noi che le facciamo è sicuramente gratificante. E poi è fondamentale anche per una società relativamente piccola come l’Atletica Sacmi Avis essere la migliore della Penisola. Se vogliamo essere sinceri, però, siamo stati anche un po’ fortunati, perché si sono registrate diverse defezioni da parte di società importanti con in squadra atleti più forti di noi».

Quante ore ti alleni per raggiungere questi livelli?
«Tante, circa 3 ore per sei giorni alla settimana. Con me, a Milano, si allena anche Alessio Comel, mentre mio fratello Alberto vive in Olanda. Direi, però, che l’impegno che ci mettiamo è lo stesso».

Che rapporto hai con tuo fratello e con Comel?
«Ovviamente condividiamo tanto, sia nello sport che fuori. Ogni tanto mi raggiunge a Milano, si allena con il mio gruppo di allenamento e siamo sulla stessa lunghezza d’onda. Con Alessio, invece, siamo molto amici, anche perché ci vediamo praticamente tutti i giorni».

Alberto Brini

Obiettivi personali e di squadra per il 2020 ormai alle porte?
«Come Atletica Sacmi Avis, riguardo alle Prove Multiple, ci sono solo i campionati di società. In campo individuale, invece, il prossimo anno il mio calendario sarà un po’ strano, perché mi dovrò laureare. Questo non vuol dire che non mi allenerò, ma non so ancora quali gare riuscirò a fare. In più, essendoci le Olimpiadi, potrebbero coincidere le date degli esami con quelli di certi eventi importanti. Non potrò nemmeno disputare una competizione continentale, visto che è stata eliminata la Coppa Europa».

Delle dieci gare della tua disciplina, quali ti piacciono di più?
«Nessuna in particolare, ma se devo scegliere dico 110 ostacoli, lancio del giavellotto e salto con l’asta»

E di meno?
«Quelle dove sono più scarso, come lancio del peso e lancio del disco. Anche i 1.500 metri, però, non scherzano visto che si soffre molto in gara, ma sono costretto a farla perché è uno dei miei punti di forza».

INTERVISTA MASSIMO CAVINI, PRESIDENTE ATLETICA IMOLA SACMI AVIS

Presidente, cosa ne pensa delle parole di Michele Brini?
«Lui ha il merito principale di questo successo, quindi la sua opinione è sacra, però sarei stato un po’ meno modesto. La fortuna, infatti, è stata molto relativa: con quel punteggio, negli ultimi 10 anni, avremmo vinto cinque volte e le altre volte saremmo arrivati secondi, quindi direi che siamo in media».

E’ il miglior risultato della storia della società?
«L’Atletica Imola è una grossa realtà a livello locale, mentre in Italia cominciamo ad essere molto considerati, essendo sempre tra il 20° ed il 30° posto su oltre 2.500 società affiliate alla Fidal. Ovviamente, però, in confronto ai club militari o alcune società dei capoluoghi siamo piccoli. E’ il primo titolo italiano assoluto a squadre che vinciamo, quindi è facile immaginare quanto sia importante per noi e quanto siamo orgogliosi di questo».

Quanto risulta difficile reclutare decatleti nel nostro territorio?
«E’ sicuramente la specialità più difficile in assoluto dovendo conciliare tutte le varie doti fisiche come forza, velocità, resistenza, elasticità e tecnica. A differenza di altri sport multidisciplinari che vanno molto di moda negli ultimi anni, specialmente tra gli sportivi «maturi», dove prevale la dote della resistenza, il Decathlon non può essere considerato come uno sbocco di fine carriera, perché c’è un confronto inesorabile con il metro, il cronometro e alcune specialità, come 110 ostacoli e salto con l’asta, non sono affrontabili a livello amatoriale dalla massa degli sportivi».

Alessio Comel, essendo in prestito, non vestirà più la casacca imolese il prossimo anno?
«Esatto e probabilmente rallenterà la propria attività. Al suo posto sarà tesserato con noi Simone Ronzoni, decatleta lombardo che si allena sempre con Michele Brini. Salvo sorprese, quindi, anche nel 2020 dovremmo avere una squadra competitiva»

Tra le giovani leve c’è qualcuno che si sta avvicinando a questa disciplina?
«Giovani imolesi che si siano già dichiarati specialisti di prove multiple non ne conosco, ma qualcuno che ben figura in due/tre specialità c’è, poi si vedrà come si evolverà negli anni, ovvero se allargherà lo spettro delle gare per arrivare fino al traguardo del Decathlon o si concentrerà su una singola specialità. Un esempio è l’evoluzione atletica di Francesco Lama che ha iniziato come saltatore in lungo e velocista, prima di passare alle Prove Multiple dove ha vinto il Campionato italiano Allievi nel 2004 e poi dedicarsi esclusivamente al salto con l’asta. Proprio in quest’ultima ha ottenuto un fantastico 5.40 nel 2016 quando vestiva ancora i nostri colori»

Il 2020 si avvicina. Un voto sull’anno che sta per concludersi?
«In ogni stagione si festeggia qualcosa e ci sono rimpianti per altro, anche perché con così tanti atleti è impossibile che vada tutto bene. Il mio voto, però, è 8, in attesa di vedere i promettenti mezzofondisti riprendersi la scena da protagonisti, oltre ad un ritorno in Serie Argento ai Campionati Assoluti di Società ed, infine, al podio o a qualche finale in più ai Campionati italiani giovanili».

Ufficio Stampa Atletica Imola Sacmi Avis
Davide Benericetti
Email – comunicazione@atleticaimola.com
Website – http://www.atleticaimola.com/

 

ATLETICA SACMI AVIS CAMPIONE D’ITALIA 2019 NEL DECATHLON, intervista all’ atleta Michele Brini e al presidente MASSIMO CAVINIultima modifica: 2019-12-12T17:31:53+01:00da atleticanotizie
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