Mega causa di 20 MILIONI DI DOLLARI a Nike e Salazar per presunti abusi subiti da una mezzofondista

 

L’ex mezzofondista Mary Cain ha intentato una causa da 20 milioni di dollari contro l’allenatore sospeso Alberto Salazar e Nike sostenendo di aver subito anni di abusi emotivi.

Cain era considerata un talento generazionale quando era al liceo e si è qualificata per i campionati del mondo 2013 a 17 anni. Faceva parte del Nike Oregon Project ed è stata allenata da Salazar dall’età di 16 anni. Ma nel 2019 ha detto al New York Times che invece di coltivare il suo talento, il comportamento di Salazar l’ha portata all’autolesionismo e a pensare al suicidio.

“Sono entrata in Nike perché volevo essere la migliore atleta donna di sempre. Invece sono stata abusata emotivamente e fisicamente da un sistema ideato da Alberto e avallato da Nike”, ha raccontato al quotidiano .

The Oregonian ha riferito che Cain, che ora ha 25 anni, ha intentato causa lunedì nella contea di Multnomah, in Oregon. La causa sostiene che Salazar abbia costretto Cain a salire sulla bilancia di fronte ad altre persone e abbia criticato il suo peso. “Salazar le ha detto che era troppo grassa e che il suo seno e il suo sedere erano troppo grandi”, sostiene la causa. Cain sostiene anche che Salazar controllasse la sua assunzione di cibo, costringendola a rubare barrette nutrizionali da altri atleti.

Kristen West McCall, un avvocato che rappresenta Cain, afferma anche che Salazar ha impedito all’atleta di ottenere aiuto dai suoi stessi genitori. “Ha impedito a Cain di consultare e fare affidamento sui suoi genitori, in particolare su suo padre, che è un medico”, ha detto McCall all’Oregonian.

McCall ha aggiunto che Nike non ha fatto nulla per impedire il presunto abuso. “Nike stava permettendo ad Alberto di far vergognare le donne, oggettivare i loro corpi e ignorare la loro salute e il loro benessere come parte della sua cultura”, ha detto. “Questo era un problema sistemico e pervasivo. E lo hanno fatto per la propria gratificazione e profitto”.

Nike non ha commentato la causa. Salazar ha precedentemente negato molte delle affermazioni di Cain e ha affermato di aver sostenuto la sua salute e il suo benessere. “Non l’ho mai incoraggiata, o peggio ancora, l’ho svergognata, a mantenere un peso malsano”, ha detto all’Oregon nel 2019.

Salazar è stato squalificato per reati di doping nel 2019 e a settembre la Corte di arbitrato per lo sport ha confermato un divieto di appello di quattro anni.

Nel 2019, l’ex assistente di Salazar, Steve Magness, che è diventato un informatore, ha affermato di aver assistito allo stesso comportamento all’Oregon Project. “A un certo punto mi è stato detto che dovevo far perdere peso a un’atleta donna”, ha detto. “Quando ho mostrato i dati sul suo grasso corporeo già basso, mi è stato detto: ‘Non mi interessa cosa dice la scienza, so cosa vedo con i miei occhi. Il suo sedere è troppo grande». Non c’era nessun adulto nella stanza, che si prendesse cura della salute e del benessere. Quando la cultura spinge all’estremo, questo è ciò che ottieni”.

Salazar ha allenato molti dei migliori atleti durante la sua carriera, incluso il quattro volte campione olimpico britannico, Sir Mo Farah.