Clamoroso: la staffetta 4×100 GB perde l’argento olimpico di Tokyo per il doping di Ujah

 

La staffetta britannica 4x100m è stata privata della medaglia d’argento olimpica del 2020 dopo che il test antidoping fallito di CJ Ujah ai Giochi di Tokyo è stato confermato. La notizia segna il più grande scandalo di doping nella storia delle Olimpiadi britanniche e solo la terza volta che un atleta del Team GB perde una medaglia ai Giochi estivi o invernali.

La notizia è stata confermata dopo un’udienza presso la corte arbitrale per lo sport a novembre, ma è stata rivelata solo venerdì. Ha scoperto che il velocista di 27 anni aveva due sostanze vietate in un campione di urina, l’ostarina e l’S-23, noti come modulatori selettivi del recettore degli androgeni che imitano il testosterone nel corpo.

Ujah aveva incolpato il suo test fallito su un supplemento contaminato. Tuttavia, secondo le regole di responsabilità rigorosa dell’Agenzia mondiale antidoping, ciò non costituisce una difesa.

In un comunicato Ujah ha dichiarato: “Accetto con tristezza la decisione emessa oggi dalla corte arbitrale per lo sport. Vorrei chiarire che ho inconsapevolmente consumato un integratore contaminato e questo è stato il motivo per cui si è verificata una violazione del regolamento antidoping ai Giochi Olimpici di Tokyo .

“Sono sinceramente dispiaciuto che ciò abbia inavvertitamente portato alla decadenza delle medaglie d’argento olimpiche della staffetta 4x100m maschile ai Giochi Olimpici di Tokyo. Vorrei scusarmi con i miei compagni di squadra, le loro famiglie e i team di supporto per l’impatto che questo ha avuto su di loro. È qualcosa di cui mi pentirò per il resto della mia vita”.

Il quartetto maschile britannico di Ujah, Zharnel Hughes, Richard Kilty e Nethaneel Mitchell-Blake ha mancato il titolo della 4x100m per appena un centesimo di secondo a Tokyo, poiché il corridore di punta Mitchell-Blake è stato sverniciato dall’azzurro Filippo Tortu.

Tuttavia, giorni dopo è stato rivelato che Ujah era risultato positivo per l’ostarina, che è usata per trattare la deperimento muscolare e l’osteoporosi, e S‑23, che colpisce i tessuti muscolari e ossei per promuovere la crescita muscolare e la salute delle ossa.

La durata della squalifica di Ujah sarà ora determinata in una futura udienza dall’Unità di integrità atletica , ma potrebbe arrivare fino a quattro anni.